
PREMIO LINA MANGIACAPRE (ex premio Elvira Notari)
Mostra internazionale d'arte cinematografica
Il Premio “Lina Mangiacapre” (ex Premio Elvira
Notari) è finalizzato a segnalare le opere filmiche che mostrano
nel segno della differenza il cambiamento dell’immagine della
donna, soggetto di storia e di cultura. È stato ideato da Lina
Mangiacapre ed attribuito continuatamente dal 1987 ad ogni
edizione della Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di
Venezia. Dopo un anno di sospensione, il 2002, per la prematura
scomparsa di Lina Mangiacapre “colei che ha fatto della sua vita
un’opera d’arte”, dal 2003 l’Associazione Le Tre Ghinee ha ripreso
l’assegnazione del premio, dedicandolo a lei, con il nome di
Premio Lina Mangiacapre.
Da omaggio ad una pioniera del cinema “Elvira Notari” a omaggio ad
una scrittrice, giornalista, regista, artista che ha saputo
trasmettere l’amore per la bellezza, la verità, la libertà,
creando lei stessa e impegnandosi a mostrare e diffondere un
cinema da cui emerge una nuova sensibilità culturale verso un
universo femminile protagonista e non vittima della storia: un
cinema che propone nuove immagini di donne ricche della storia del
passato e capaci di proiettarsi nel futuro.
Dall’edizione 2010 il Premio sarà, come sempre, assegnato alla
Biennale del cinema di Venezia, ma consegnato a Napoli, città
d’origine dell’ideatrice, negli spazi della galleria “Al blu di
Prussia” con la proiezione del film premiato, presenti regista e
protagonista.
The objective of the “Lina Mangiacapre” Award (previously the
“Elvira Notari” Prize) is to raise awareness of works of film art
which, in the spirit of difference, show the ongoing changes of
the image of woman as the subject of both history and culture. The
brainchild of Lina Mangiacapre, the prize has been awarded every
year since 1987, at every single edition of the Venice
International Film Festival. After an interruption in 2002, due to
the untimely death of Lina Mangiacapre, “who made of her life a
work of art”, the “Le Tre Ghinee /Nemesiache” Cultural Association
started the award up again in 2003, dedicating it to her, and
giving it the name of the “Lina Mangiacapre” Award.
From a homage to a pioneer of the cinema, “Elvira Notari”, the
award became a homage to a writer, journalist, director and artist
who was able to communicate her love for beauty, truth and freedom
by creating and committing to screening and raising awareness of a
cinema which led to a new cultural sensibility for the feminine
uni- verse, as the protagonist, and not a victim, of history: a
cinema which presents a new image of women, who have a rich
history and who are able to project themselves in the future.
As of the 2010 edition, the prize will be awarded at The Venice
Biennale as usual, but it will be presented in Naples, the city of
origin of its creator, in the “Al Blu di Prussia” art gallery.
There will be a screening of the winning film, in the presence of
its director and leading actors.

1987 - THE TALE OF RUBY ROSE
Roger Scholes, Australia.
Perché esprime una bipolarità tra un maschile immerso nella lotta
per la sopravvivenza e un personaggio di donna che ha il coraggio
di combattere perché le tenebre non vincano e la cultura e la poesia
possano illuminare un futuro diverso. / Because it expresses the
bipolarity
between a masculine world immersed in a struggle for survival and
the character of a woman who has the courage to fight so that
darkness does not
conquer, and so that culture and poetry can illuminate a different
future.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, M. Trombetta, G. Muscio, R. Silvestri)
1988 - CODICE PRIVATO
Francesco Maselli, Italia
Nella rivolta alla volontà di totale dominio di un maschile presente
anche nell’assenza, Anna è la donna capace di farsi guidare per il
desiderio di conoscere in un mondo culturale gestito dall’uomo ma
non disposta ad essere possesso e dominio di una demiurgica presenza
che l’annulli. / In her rebellion against
the masculine will for total domination, present even in its
absence, Anna is a woman who lets herself be guided by her desire to
discover a cultural world run by men, butwho is not willing to be a
possessed and controlled by a demiurgicpresence which negates her.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, M. Trombetta, V. Zinny, D. De Masi)
1989 - MUZ I DOC TAMARY ALEKSANDROVNY
Olga Naruckaja, Russia
Per il suo sguardo spietato al femminile che ci mostra non solo una
Russia anno zero
ma un cinema russo anno zero al di fuori di ogni schema. / For its
uncompromising look
at the feminine, which not only shows a Russia at Year Zero, but a
Russian cinema which breaks
with tradition.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, M. Trombetta, I. Bignardi, E. Bruno)
1990 - AN ANGEL AT MY TABLE
Jane Campion, Australia
Nel mare di esplosioni di opere di autrici emerge l’originalità
dello sguardo di Jane Campion. Un incontro di grande emozione tra
una regista una scrittrice e una “attrice”. / In the surge of works
by female authors, the originality of Jane Campion’s vision stands
out. A meeting
of strong emotions from a female director, a female writer and an
“actress”.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, I. Bignardi, R. Silvestri, P. Detassis)
1991 - DAHONG DENGLONG GAOGAO GUA
Ymou Zhang, Cina
Per la profonda metafora contro il potere. / For its profound
metaphor against power.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, I. Bignardi, M. Trombetta)
1992 - ORLANDO
Sally Potter, Inghilterra
Per aver dato visibilità ad un mondo da sempre esistente ma
sempre cancellato, personale interpretazione dell’opera di una
grande scrittrice, Virginia Woolf. / For giving visibility to a
world
which has always existed but has always been denied, a personal
representation of the work by the great writer Virginia Woolf.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, I. Bignardi, M. Trombetta)
1993 - THE AGE OF INNOCENCE
Martin Scorsese, USA
Per aver sfidato un’opera letteraria chiave del rapporto tra i due
mondi sul terreno dell’autenticità, creando una trascrizione
innovativa e classica e all’attrice Micelle Pfeiffer per la
modernità fedele che ha portato nell’interpretazione del suo
personaggio. / For taking on the challenge presented by a key
literary work which deals with the relationship between two worlds,
rooting it in authenticity and creating an innovative and yet
classic transcription, and for the faithful modernity Michelle
Pfeiffer brings to the portrayal of her character.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, I. Bignardi, M. Trombetta, R.
Silvestri)
1994 - TRES IRMAOS
Teresa Villaverde, Portogallo
Per lo sguardo allucinato di un angelo che non può volare e quello
di una regista che possiamo già chiamare autrice. / For the
wild-eyed vision of an angel who cannot fly and of a director who
can already be called an auteur.
(Giuria / Jury: C. Cosulich, I. Bignardi, E. Grezzi, H. Hurst, R.
Silvestri. M. Trombetta)
1996 - FISTFUL OF FLIES
Monica Pellizzari, Italia
L’appartenenza delle proprie radici di genere si salvano dalla
guerra spietata contro una cultura misogina e bigotta. Un film
sgradevole, duro, un urlo giovane, insofferente, ironico e blasfemo.
E’ la nuova cultura che nasce dalla vecchia emigrazione.
Non è una perdita, ma uccisione dell’inutile spazzatura reazionaria.
Tre generazioni di donne dicono basta! E altro… / The feeling of
belonging to one’s own gender roots is spared in the ruthless war
against a misogynist and bigoted culture. An unpleasant film, harsh,
a youthful scream, intolerant, ironic and blasphemous. It is a new
culture born from old emigration. It is not a loss, but the killing
of useless reactionary waste. Three generations of women say enough
is enough! And that’s not all…
(Giuria / Jury: P. Detassis, Hurst, E. Grezzi, R. Silvestri)
1997 - BENT FAMILIA
Nouri Bouzid, Marocco
Tre personalità di donne, tre storie che esprimono le mutazioni
della società del Maghreb e la volontà di esistere: Aida, Fatima e
Amina interpretate rispettivamente da Camel Hèdhili, Nadia Kaci e
Leila Passim. / The personalities of three women, three stories
which express the changes in Maghreb society and the will to exist:
Aida, Fatima and Amina, respectively played by Camel Hèdhili, Nadia
Kaci and Leila Passim.
(Giuria / Jury: N. Aspesi, V. Caparra, E. Grezzi, H. Hurst)
1998 - PASTI, PASTI PASTCKY
Vera Chytilova, Russia
Opera iconoclasta, paradosso, giocato nell’ironia, nella ricerca di
una strada parallela alla corruzione e alla violenza.
MENZIONE SPECIALE al film New Rose Hotel di Abel Ferrara per un
personaggio di donna che frantuma la logica del potere della
narrazione. / An iconoclastic work, paradoxical, played for irony,
in a search of a parallel road to all the corruption and violence.
SPECIAL MENTION for New Rose Hotel by Abel Ferrara, for the
portrayal of a woman who shatters the logic of the power of
narration.
(Giuria / Jury: H. Hurst, E. Ghezzi)
1999 - HOLY SMOKE
Jane Campion, Australia
Per aver mostrato la sessualità come forza e non aver praticato il
senso soffocato di morte di fine millennio. La Campion riesce a
segnalare con una interprete come la Winslet l’eterna immortale
lotta dei sessi. La dialettica della differenza graffia l’anima ma
afferma la vita, si trasmuta in amore nonostante la globalizzazione.
/ For showing sexuality as a force and for not reinforcing the
suffocating sense of death at the end of the millennium. Through an
actress like Kate Winslet, Campion manages to show the eternal,
immortal fight of the senses. The dialectics of difference wrench
the soul but reaffirm life, turning to love despite globalisation.
(Giuria / Jury: N. Aspesi, E. Ghezzi)
2001 - JIN NIAN XIA TIAN
Li Yu, Cina
Per uno sguardo lucido, distante e tenero su un mondo che cerca di
vivere in modo visibile le proprie differenze. Una storia d’amore
tra due ragazze (una lavora alle cure di una elefantessa, l’altra
crea abiti) tessuta nella sua totale semplicità e innocenza, in una
Pechino
che sembra non capire. Un inedito neorealismo cinese.
MENZIONE SPECIALE al film Brève traversèe di Catherine Breillat. Su
un battello, un
incontro. Una storia tra una donna ed un adolescente in cui il caso
disegna un territorio inconsueto
e fragile, come l’acqua profonda e sconosciuta. Due culture, il
tempo
di una traversata, una stabilisce le distanze, l’altra cerca di
abbatterle.
MENZIONE SPECIALE al film Agua y sal di Teresa Villaverde. Per il
mistero che avvolge la vita di
una donna e della sua bambina. L’oceano protagonista svela e
nasconde.
For its lucid look, distant
yet tender, at a world which tries to live its own differences in a
visible way. A love story between two girls
(one looks after a female elephant, the other makes dresses) woven
in total simplicity and innocence, in a Beijing
which doesn’t seem to understand. A previously unseen Chinese
neo-realism.
SPECIAL MENTION for Brève Traversèe by Catherine Breillat. A meeting
on a ship. A love story between a woman and a teenager
whose fate leads to unusual and fragile territory, like deep and
unknown waters. Two cultures, the duration of a voyage, one pushes
them away, the other tries to bring them together.
SPECIAL MENTION for Agua y Sal by Teresa Villaverde. For the mystery
surrounding the life of a woman and her daughter. The ocean as a
protagonist which both reveals and conceals.
(Giuria / Jury: E. Ghezzi, M. Gottardi, H. Hurst, M. Trombetta)
2002 - PREMIO SOSPESO
Premio sospeso a causa della scomparsa di Lina Mangiacapre. Riprenderà nel 2003 con il nuovo nome Premio Lina Mangiacapre in omaggio alla sua ideatrice.
2003 - LOST IN TRASLATION
Sofia Coppola, USA
Per la leggerezza e la sincerità con cui descrive una figura di
donna malinconica e vera che scopre in una relazione profonda e
discreta una nuova dimensione dell’esistenza. Nell’incontro di due
solitudini che si aprono all’altro sullo sfondo di una cultura
lontana.
MENZIONE SPECIALE a Hana Makhmalbaf. Per il suo sguardo preciso e
attento sulla difficoltà di girare
un film - oggi - con le donne di Kabul e per la sua capacità di
osservare in modo vivace e arguto
la sorella Samira e il padre Mohsen che ha saputo far crescere nella
sua famiglia tanti talenti.
For the lightness and sincerity with which it describes the figure
of a real and melancholy woman, who discovers a new dimension
of existence in a deep and discreet relationship. The meeting of two
solitudes which open up to each other
against a backdrop of a faraway culture. SPECIAL MENTION for Hana
Makhmalbaf. For her uncompromising and painstaking look at the
difficulties of making
a film - today - with the women of Kabul and for her ability to
portray, in such a lively and witty way, her sister
Samira and her father Mohsen, who has been able to raise so many
talented people in his family.
(Giuria / Jury: I. Brovik, M. Gambetta, H. Hurst, E. Zaoralova, B.
Fornara, D. Peron, G. Rondi, R. Silvestri)
2004 - THE ROOMS OF MELANCHOLIA
Pirjo Honkasalo, Finlandia
Per la capacità della regista di mostrare le ferite inflitte a donne
e bambini e le conseguenze disastrose per la psiche umana.
Attraverso la ricerca estetica, le musiche di Sanna Salmenkallio, la
bellezza del film, nonostante tanta disperazione, ci permette di
accedere ad una parola di speranza. In un momento di totale
oscurantismo per l’orrore di “guerre senza frontiera”, che scelgono
come obiettivi gli esseri più fragili, l’unica possibilità sembra
essere proprio quella di Xhadizhat Gataev, personaggio reale del
film che, con il suo amore, la sua volontà e il suo coraggio, lotta
per soccorrere gli orfani ceceni a rischio della propria vita.
For the director’s ability to show the wounds inflicted on women and
children, and the disastrous consequences on the human psyche.
Through an aesthetic search, and with music by Sanna Salmenkallio,
despite such desperation, the beauty of this film is a cry for hope.
At a time of total obscurantism, due to the horror of a “war without
frontiers”, a war which targets the most fragile, the only hope
seems to be that presented by Xhadizhat Gataev, the real character
in the film, who, with his love, his will power and his courage,
fights to save the Chechen orphans, at the risk of his own life.
(Giuria / Jury: E. Bruno, H. Hurst, D. Peron, E. Zaoralova)
2005 - LA VIDA SECRETA DE LAS PALABRAS
Isabel Coixet, Spagna
Per la capacità di svelare il valore del silenzio, il silenzio che
nasconde l’orrore non dicibile e che svelato mostra una forza
incontenibile: quella dell’amore, come le onde del mare,
inarrestabile. / For her ability to reveal the value of silence, a
silence which hides unspeakable horror and which, once unveiled,
shows an irrepressible force: love, unstoppable as the waves of the
sea.
(Giuria / Jury: I. Brovik, E. Bruno, H. Hurst, C. Chatrian)
2007- GEOMEN TANGYI SONYEO OI
(With a Girl of Black Soil), Jeon Soo-il, Corea
Per averci mostrato con essenzialità e poesia la tragica realtà di
un villaggio di minatori in disfacimento affidandone la “soluzione”,
nel bene e nel male, agli occhi e alle scelte di una bambina di 9
anni che racchiude in se l’essenza di tutte le sfumature dell’amore
verso i propri cari, e, soprattutto quella Pietas che non si ritrova
nell’universo dei ‘grandi’.Nella scena finale la sua immobilità da
Medusa ci pietrifica e vale più di qualunque immagine di denuncia
dell’ingiustizia e violenza.
MENZIONE SPECIALE alla regista Barbara Cupisti per il suo
film-testimonianza Madri che mostra una forza
di contenuto tale da irrompere nelle coscienze per dissolvere ogni
motivazione e giustificazione della guerra.
For showing us, with simplicity and poetry, the tragic reality of a
village of miners in decline, entrusting the “solution”, with
the implications that that entails, to the eyes and choices of a 9
year-old girl who has, in herself, the essence of love, and all its
nuances, towards her loved ones, and, especially a Pity which cannot
be found in the world of adults. In the final scene, her
Medusa-like immobility petrifies us and is worth more than any
portrayal of social criticism against injustice and violence.
SPECIAL MENTION for director Barbara Cupisti, for her
film-testimony, Madri, which shows a strength of content which
bursts into our consciences, dismissing any motivation or
justification for war.
(Giuria / Jury: H. Hurst, S. Manceau, B. Fornara, E. Ballerini)
2008 - STELLA
Sylvie Verheyde, Francia
Per aver delineato con grande sensibilità l’universo di emozioni e
sentimenti di una bambina, Stella, che nel crescere e scoprire
la vita con le sue lacerazioni e sofferenze riesce a sperare in un
futuro diverso cogliendo l’opportunità della sua vita quasi come
una scommessa o un nuovo gioco: una scuola, porta aperta alla
cultura e all’amicizia. / For presenting, with great sensitivity,
the
universe of emotions and feelings of Stella, a young girl who, while
growing and discovering life with all its pain and suffering,
manages to hold on to hope for a different future, seizing the
opportunities in her life as if they were bets or games: a school,
an open door to culture and friendship.
(Giuria / Jury: H. Hurst, S. Manceau , B. Fornara, E. Ballerini)
2009 - EHKY YA SCHAHRAZAD
(Scheherazade, tell me a story), Yousry Nasrallah, Egitto
Per averci mostrato su un binario parallelo, tra il paradosso e il
tragico, la condizione della donna egiziana oggi, con le
contraddizioni, solo apparenti, che esistono in tutte le società,
comprese quelle occidentali e cosiddette civilizzate. Apparenti
perché, il velo, portato o non portato, è sempre presente a rendere
invisibile la donna. Quando si tenta di alzare ambedue i veli reale
e mentale, allora tutto esplode, svelando che è proprio il privato
ad essere la dimensione più politica.
MENZIONE SPECIALE alla regista Sherry Hormann per il film Desert
Flower. Per aver presentato un personaggio di donna reale che con la
sola forza della sua coscienza e della sua volontà riesce a cambiare
il suo inesorabile destino e con la sua lotta ed il suo impegno
sociale quello di altre donne.
For showing us, in an original way, somewhere between the
paradoxical and the tragic, the condition of Egyptian women today,
with all the contradictions, even if only apparent, which exist
today in all societies, including western and so-called civilized
society. Apparent because, whether worn or not, the veil is always
present, making women invisible. When an attempt is made to lift
both veils, real and mental, everything explodes, with the
revelation that the most political of dimensions is actually the
private sphere. SPECIAL MENTION for director Sherry Hormann for
Desert Flower. For the portrayal of a real woman who, only through
the strength of her conscience and her will power, manages to change
her inexorable destiny and, through her struggle and social
commitment, the destiny of other women.
(Giuria / Jury: H. Hurst, A. Dittgen, B. Fornara, E. Ballerini)
2010 - ATTENBERG
Athina Rachel Tsangari, Grecia
Per la leggerezza e insieme l’acuta profondità con cui compone il
ritratto di una ragazza alla ricerca della propria identità sessuale
e psicologica in un momento difficilee in cui deve affrontare la
malattia e la morte del padre. Un ritratto originale ed autentico di
una giovane di 23 anni che non accetta compromessi e finzioni, a
volte sottilmente ironica e derisoria sempre segnata da una
solitudine scelta.
(Giuria / Jury: H. Hurst, S. Manceau, E. Ballerini, B. Fornara, T.
Fiore, E. Soresen)
2011 - IO SONO LI
Andrea Segre, Francia, Italia
Per aver saputo narrare con poesia e leggerezza una storia di
amicizia e solidarietà tra un uomo al tramonto della vita e una
giovane donna che sa donare calore con il suo sorriso, la sua
gentilezza e il suo stesso dramma di essere separata dal
figlioletto.
(Giuria / Jury: V. Caprara, T. Fiore, B. Fornara, H. Hurst, S.
Manceau, A. Martini)
2012 - QUEEN OF MONTREUIL
Sòlveig Anspech, Francia
Per aver mostrato con originalità e ironia la possibilità di
superare disperazione e solitudine nell’accoglienza e partecipazione
alla vita degli altri creando figure di donne capaci di ‘fare’
poesia.
(Giuria / Jury: V Caprara, F. Ferzetti , T. Fiore, H. Hurst, S.
Manceau, F. Mariotti, R. Milani, M. Tortora)
2013 - VIA CASTELLANA BANDIERA
Emma Dante, Italia
Per aver messo in scena la sfida personale di due donne che, per il
loro atteggiamento ribelle e imprevedibile, diventano espressione
collettiva di rifiuto della violenza, della sopraffazione e della
sofferenza che il potere patriarcale produce. La loro sfida blocca
non solo una strada ma fa saltare dinamiche e logiche di quel
sistema.
(Giuria / Jury: V. Caprara, T. Fiore, S. Manceau, F. Mariotti)
2014 - Premio non assegnato
L'Associazione Le Tre Ghinee/Nemesiache comunica che il Premio Lina
Mangiacapre, alla sua XII edizione, sfortunatamente non è stato
assegnato.
La giuria composta da: Valerio Caprara, Titta Fiore, Simone Manceau
e Franco Mariotti non ha ritenuto idoneo alla motivazione del Premio
nessun film. Non è presente alcuna immagine di donna, soggetto di
storia e cultura, nel segno della differenza, differenza che non può
essere ridotta a semplice funzionalità di narrazione. Anche quando
sono apparsi personaggi femminili propositivi di problematiche e
aspetti più strettamente collegati alla donna dell'attuale, società
o anche del passato come nell'eterno tema della guerra e della
sopravvivenza, violenza, ambiente, cibo/spazzatura, amore e lavoro,
figli " sconosciuti "… questi personaggi si perdono poi e svaniscono
dietro le esigenze narrative.
(Giuria / Jury: V. Caprara, T. Fiore, S. Manceau, F. Mariotti)
2015 - HEART OF A DOG
L'Associazione Le Tre Ghinee /Nemesiache comunica che la giuria
composta da: Valerio Caprara, Titta Fiore, Simone Manceau e Franco
Mariotti, assegna il XIII ° Premio Lina Mangiacapre a Laurie
Anderson per il film Heart of a Dog con la seguente motivazione :
per la capacità di rendere visibile l’invisibile attraverso la
ricostruzione della frammentazione del se’– come nel passaggio alla
morte per il rientro alla vita - .
Usa tutti i linguaggi : videoart, fotografia, pittura. performance,
musica, poesia e filosofia cuciti con la tessitura della sua voce.
Un caleidoscopio dei differenti aspetti di se’ e del mondo.
Il Premio Lina Mangiacapre viene consegnato presso la Galleria
d’arte “Al Blu di Prussia” a Napoli
(Giuria / Jury: V. Caprara, T. Fiore, S. Manceau, F. Mariotti)
2016 - INDIVISIBILI
L'Associazione Le Tre Ghinee /Nemesiache comunica che la giuria
composta da : Valerio Caprara, Titta Fiore, Simone Manceau e Franco
Mariotti assegna il XIV ° Premio Lina Mangiacapre a Edoardo De
Angelis per il film INDIVISIBILI (Giornate degli Autori) con la
seguente motivazione : per aver mostrato il coraggio di due sorelle
siamesi nel voler cambiare la propria vita pur nel dolore sconfinato
della separazione; metafora di una realtà dove si mescolano e
confondono fede e superstizione, bontà e crudeltà, bellezza e
bruttezza. Contrasti poeticamente espressi anche nelle canzoni
interpretate dalle stesse protagoniste. Il Premio Lina Mangiacapre
viene consegnato presso il cinema Modernissimo a Napoli
(Giuria / Jury: V. Caprara, T. Fiore, S. Manceau, F. Mariotti)
2017 - LES BIENHEUREUX
La Giuria del XV PREMIO collaterale LINA MANGIACAPRE (ex Premio
Elvira Notari) composta da: Valerio Caprara, Titta Fiore, Simone
Manceau, Franco Mariotti ha assegnato il premio al film LES
BIENHEUREUX di Sofia Djama con la seguente motivazione: per aver
mostrato con coraggio e sincerità la lacerante condizione della
società algerina oggi dove le restrizioni alla libertà individuale
rendono infelice e precario il Presente e ancor più il Futuro in una
negazione totale di un Passato di vane speranze e infrante
illusioni. Su tutto emerge la giovane Feriel, unica a non avere
paura di guardare in faccia la realtà. Non accetta compromessi e
false soluzioni come droga, alcol, fanatismi... ma si muove con
coscienza e dignità in una società ipocrita e schizofrenica.
Il Premio Lina Mangiacapre viene consegnato a Napoli presso Istituto
francese al Palazzo Grenoble
(Giuria / Jury: V. Caprara, T. Fiore, S. Manceau, F. Mariotti)