Lina Mangiacapre,
la biografia di un pensiero
“Sono pittrice”. Così rispondeva a chi le chiedeva: “cosa fai
nella vita? Lina Mangiacapre-Nemesi-Màlina, italiana ma nomade tra
Roma Napoli e Parigi, dipingeva, dipingeva con le parole, con i
suoni. Lei ha composto la musica dei suoi spettacoli e di quasi
tutti i suoi film. Lei dipingeva con le immagini, i suoi show,
veri tableaux vivants! Ha scritto romanzi, poesie, numerosi
articoli.
Per Lina il fine di tutte le ricerche è il cinema. E’ attraverso
la 7° arte che sintetizza tutte le esperienze artistiche. Quando
lei parlava di cinema, citava sovente dei nomi per i quali sentiva
una grande passione, una grande affinità:Jean Cocteau e Pierpaolo
Pasolini.
Jean Cocteau: come lui, Lina ha praticato “l’art multiple”, e si
ispira, anche lei, all’universo mitologico delle civiltà passate.
Ama rappresentare il mondo contemporaneo attraverso le religioni
dimenticate. Quanto a Pierpaolo Pasolini, Lina ha, come lui,
sempre legato la sua azione politica alla sua creazione artistica.
Si pone dei quesiti sulla società moderna e rimette in causa i
fondamenti della nostra cultura contemporanea.
Ma se Lina riconosce i suoi maestri, ci offre un’originalità
sorprendente e la sua lettura dell’inconscio attraverso un’altra
estetica e ci conduce verso una nuova identità.
Lina è una donna, il suo sguardo è quello di una donna che rimette
in questione tutti gli artefici.
Laureata in filosofia, giornalista pubblicista, scrittrice,
musicista, si firma Màlina in pittura. Nemesi è il suo nome come
fondatrice del gruppo storico femminista delle Nemesiache (1970).
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