Biancaneve psicofavola
Atto unico di Lina Mangiacapre
Personaggi:
Strega - Biancaneve - Totem/Specchio magico
Voci in playback:
Biancaneve bambina: Anna Vitiello
Robot/Schermo magico: Toni Di Pace
Scene: Ursula del Core Ebert
Costumi: Conni Capobianco
Musiche: Nemesiache
Registrazioni effettuate allo studio "Il Parco" - Napoli
Filmato di Lina Mangiacapre girato nella discoteca "Il Bagatto" -
Napoli
Diapositive di Teresa Mangiacapra
Produzione Cooperativa Le Tre Ghinee
Rilettura della favola in chiave fantascientifica.
In seguito ad una catastrofe nucleare la Strega, unica superstite,
ricostruisce un robot. Biancaneve è ibernata, raggelata,ferma la
sua innocenza, non può avere storia né memoria:” io rinasco sempre
neonata gli occhi sbarrati alla prima alba…”. Amata dalla Strega è
materializzata dal Robot. “…Un universo il mio…io il mio amore, il
mio delitto solo parole…”. La Strega decide, dopo aver ucciso:…”il
fantasma già morto di Biancaneve…” di mutare il suo destino, di
impossessarsi dell’essere del Robot: “….tramuterò le mie passioni,
la mia rabbia, la mia disperazione in parole e ti ciberò di un
veleno che ti farà rimpiangere la tua stupida immobile eternità”.
Lo Specchio Magico diventa lo Schermo Magico su cui scorrono le
immagini degli eterni fantasmi, azionati dalla Strega: Biancaneve
e se stessa, è se stessa.
La rilettura della favola parte dalle radici: si cerca l’origine
dello scontro e della lotta tra la Strega e Biancaneve. La favola
diventa tragedia. La Strega perseguitata dagli uomini che si
vogliono appropriare delle sue conoscenze fuggirà con Biancaneve
imprigionandosi e imprigionandola. Ma Biancaneve, rivolta verso il
futuro, cercherà di sfuggirla di sfuggire a se stessa. Forse
Biancaneve è la Strega.