I cataloghi

Responsabile delle procedure catalografiche: Maria Rosaria Imbriani
Email: bn-na.procedure@cultura.gov.it
Responsabile: +39 081 7819215/229/227


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I cataloghi a schede (alimentati fino al 2006)
La Biblioteca Nazionale di Napoli raccoglie un patrimonio di oltre due milioni di documenti, tra libri, manoscritti, papiri, periodici, materiale iconografico, supporti elettronici. Da ciò la necessità di uno strumento che funzioni da tramite tra uno qualsiasi di quei documenti e il suo possibile fruitore.
Questo strumento è stato in passato il catalogo cartaceo a schede, in cui ogni documento doveva risultare correttamente descritto e contenere tutte le informazioni necessarie alla identificazione del documento stesso e della sua posizione fisica in biblioteca.
Il catalogo cartaceo è suddiviso in due serie alfabetiche relative all'accesso alla notizia attraverso l'autore o il soggetto. L'introduzione, nel corso del tempo, di differenti regole di catalogazione ha dato luogo, nella Nazionale di Napoli, ad una duplicazione del catalogo per autore: una serie alfabetica relativa al patrimonio preesistente alla adozione delle regole RICA nel 1979, ed un'altra per quello successivamente acquisito (Nuove accessioni).
Il catalogo cartaceo per autore permette la ricerca attraverso voci di autorità e, solo in mancanza di esse, attraverso il titolo.
Il catalogo cartaceo per soggetto offre una serie alfabetica di voci semantiche, formate da uno o più descrittori, in quest'ultimo caso aggregati in una stringa elaborata secondo i parametri indicati nel Soggettario della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Oltre ai cataloghi generali relativi a tutto il suo patrimonio, la Biblioteca Nazionale di Napoli, che è suddivisa in numerose sezioni aperte al pubblico, è dotata, in ognuna di esse, di un catalogo particolare, che continua ad essere alimentato


Il catalogo online

Mentre il catalogo cartaceo, tuttora presente e indispensabile fino al riversamento dell'intero patrimonio, documenta soltanto il posseduto della Biblioteca Nazionale di Napoli, la rete SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale), permette di consultare i cataloghi on-line di tutte le biblioteche collegate nel Polo di Napoli, e proseguire la ricerca nell'Indice Nazionale. Inoltre da qualsiasi punto di quella rete è possibile effettuare ricerche partendo da molti più accessi contemporaneamente, un autore, personale o collettivo, un titolo di qualsiasi genere e significato, un soggetto e/o un descrittore e successivamente stampare liste, suggerire acquisti, avviare una richiesta di prestito.
Il Polo di Napoli ha iniziato la sua attività nel 1990, con l'avvio della catalogazione partecipata tra le due Biblioteche Nazionale e Universitaria, mentre nell'autunno dello stesso anno si è collegata la Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria e poi via via tutte le altre. Dal 1996 è iniziato il colloquio con l'Indice, con le conseguenti operazioni di cattura e/o creazione del materiale corrente. Sono state avviate attività di recupero del materiale retrospettivo e nel 2009 è stato completato il riversamento delle descrizioni relative ai documenti entrati in Biblioteca dal 1979, data di inizio di applicazione delle RICA.
Nel 2010 sono entrate in vigore le nuove regole di catalogazione denominate REICAT, frutto del lavoro di una Commissione ministeriale permanente, che rimane operativa con compiti di controllo e periodico aggiornamento.
In particolare, dalla Introduzione del nuovo codice si riportano le indicazioni relative alle Funzioni del catalogo (par. 0.1.3.A):

Il catalogo ha lo scopo di:

1) permettere di trovare una particolare pubblicazione, attraverso una o più caratteristiche sufficienti a individuarla;

2) permettere di trovare tutte le pubblicazioni che hanno in comune una o più caratteristiche rilevanti (p. es. le edizioni di una stessa opera, quelle delle opere di uno stesso autore, quelle delle opere su uno stesso argomento o materia, quelle edite in una stessa collana, in una stessa località o in uno stesso anno, etc.);

3) fornire le informazioni utili per identificare o selezionare le pubblicazioni (o altre entità) reperite, cioè per verificare che una determinata registrazione si riferisca effettivamente all'entità desiderata, e non ad altra simile o omonima, o per scegliere tra più entità quelle più confacenti alle proprie esigenze, escludendo quelle con caratteristiche non desiderate (p.es. di contenuto, lingua, formato, data, etc);

4) fornire le informazioni utili per l'accesso a un esemplare della pubblicazione cercata o selezionata (p.es. la sua collocazione e disponibilità in una biblioteca o la sua accessibilità a distanza tramite una rete informatica);

5) fornire le indicazioni e i mezzi utili a svolgere efficacemente una ricerca (p.es. a reindirizzarla, a restringerla o ampliarla, o a visualizzare registrazioni connesse).

L'applicazione delle REICAT sta avvenendo "per osmosi", cioè catalogando direttamente secondo le nuove norme, e, ove possibile, correggendo il preesistente.
Come già detto, dal 2006 il catalogo cartaceo non viene più alimentato, così che lo "scontro" tra RICA e REICAT non comporta correzioni pesantissime di un numero più o meno alto di schede, ma, una sola volta per tutti, di records.
Nel catalogo on-line, inoltre, grazie anche alla polifunzionalità delle REICAT, convivono descrizioni relative a tutti i possibili materiali e/o supporti documentari, senza differenziazioni di applicazione. A questo proposito, e per concludere, è opportuno citare ancora il nuovo codice, partendo stavolta dalla Relazione della Commissione (p. XV e segg.):

Riguardo ai materiali da considerare nelle norme uno dei requisiti di partenza del lavoro è stato l'estensione del codice al trattamento di tutti i materiali che sempre più largamente entrano nelle raccolte delle biblioteche (o nei loro servizi) e nei loro cataloghi. E' stata presa in considerazione, sia nelle norme sia negli esempi, una vasta gamma di materiali, tenendo conto del loro rilievo reale per le biblioteche. Quindi, innanzitutto, un'ampia varietà di pubblicazioni di diverso genere (antiche, moderne e contemporanee, ma anche per ragazzi, scolastiche, etc.) e di altro materiale a stampa (anche minore o effimero), periodici, materiale grafico e cartografico, materiale musicale, audio e videoregistrazioni di vario genere (musicale, teatrale, letterario, etc.) e documenti elettronici, fino ai videogiochi [....] L'orizzonte in cui le nuove norme si pongono è quello di cataloghi generali, che possano accogliere ogni genere di materiale d'interesse per le biblioteche, descritto per quanto è possibile in maniera uniforme, e non quello di cataloghi speciali o specializzati, relativi a una sola categoria di materiale [...] perchè il catalogo comporta, certo, proprie convenzioni e dispositivi tecnici specifici, ma non è - come pure talvolta è stato inteso - uno strumento puramente convenzionale, bensì in primo luogo uno strumento di comunicazione che si inserisce in un circuito più vasto, quello dell'informazione e della comunicazione bibliografica, della ricerca, della lettura e delle altre pratiche culturali.