Oltre il femminismo. Le donne nella società pluralista

Gruppo 2003/II
Autore Claudia Mancina
Editore Il Mulino, Bologna
Tipo Saggio
Anno 2002
Data inserimento 02/12/2003

Le donne sono presenti ormai in tutti gli ambiti della società, nelle attività produttive così come nelle professioni e nella scienza, nella politica e in campo militare, pur continuando a svolgere mansioni tradizionalmente femminili, legate alla riproduzione e alla cura della famiglia. Un mutamento sociale cui corrisponde un profondo mutamento antropologico. L’'identità composita che le donne si trovano oggi a vivere ha dato luogo a una vasta riflessione sulla differenza di genere. Ma il cosiddetto «pensiero delle donne» - un'area di dibattito da cui gli uomini sono esclusi - ha finito per riprodurre l'antica segregazione del mondo femminile. Questo libro vuole contribuire al superamento di tale separatezza. In particolare, l'autrice traccia un bilancio del pensiero delle donne sull'etica confrontandolo con le teorie etico-filosofiche contemporanee; discute con categorie nuove, mutuate dalla bioetica, i temi della procreazione e dell'aborto, che le donne affrontano in modo intellettualmente autonomo senza tuttavia riuscire a dare alle loro idee una valenza pubblica e a farle divenire patrimonio comune; analizza infine le varie ipotesi di rappresentanza politica - quote o non quote? - nella consapevolezza che l'ingresso delle donne nella vita pubblica non può essere una mera assimilazione, ma deve produrre cambiamenti simbolici e culturali per la cittadinanza intera.

Claudia Mancina insegna Storia della filosofia moderna nell'Università “La Sapienza” di Roma. Parlamentare dal 1992 al 2001, è autrice di La famiglia (Editori Riuniti, 1981) e Differenze nell'eticità. Amore famiglia società civile in Hegel (Guida, 1991).
(quarta di copertina)

 

Fermo di una Suffragetta, U.S.A.

Fermo di una Suffragetta, U.S.A.
Foto da: Annie Goldmann, Le donne entrano in scena. Dalle suffragette alle femministe, Firenze, Giunti, 1996

 

Si osserva comunemente che, delle rivoluzioni del Novecento, quella femminile è stata la più lunga e la più efficace. E, in effetti, è difficile anche solo immaginare oggi le democrazie avanzate senza la presenza attiva delle donne, con piena eguaglianza di diritti e di dignità sociale. Inoltre, il secolo XXI si apre con una promessa di libertà anche per le donne di alcuni paesi di altra tradizione, non meno significativa se questa libertà assumerà forme diverse da quelle conosciute in Occidente. Le donne stanno quindi sulla soglia del secolo come un soggetto essenziale della storia: un soggetto presente - sia pure in proporzioni diverse - in tutte le attività maschili, dalla produzione alla scienza, dal governo alla guerra, senza aver dismesso le tradizionali attività femminili, come la riproduzíone e la cura della famiglia. Una simile rivoluzione non può non avere prodotto, oltre alle trasformazioni sociali che sono sotto gli occhi di tutti, un mutamento profondo nelle donne stesse: la famiglia e la società trasmettono oggi messaggi estremamente complessi, e talvolta contraddittori, sulla loro identità. Era forse più semplice quando l'uomo aveva la sua «destinazione sostanziale, come scrive Hegel, nel mondo esterno, e quindi nella lotta e nel travaglio di una vita che si svolge nel pubblico, mentre la donna trovava tale sostanziale destinazione nell'interno della casa, nella famiglia, lontano dall'impegno personale e dal successo, ma anche dall'insuccesso, e dal sangue e dalla polvere della strada? Comunque sia, quel mondo, bello o brutto, lo abbiamo perduto, è alle nostre spalle.

La difficoltà delle donne di oggi non è più quella di accettare un destino segnato a priori dall’appartenenza al genere. E’ quella di vivere un'identità molto composita, che appare ancora difficile da pensare. La produzione di pensiero e di dibattito sulla differenza dei sessi è stata imponente negli ultimi decenni. Essa è generalmente opera di donne, collocate all’interno dei saperi o più spesso sui loro confini. Forse per questo soffre di un senso di solitudine e di chiusura, che ostacola la nascita di un dibattito sufficientemente largo ….
(da: Introduzione, p. 7-8)

Sommario
  • Introduzione;
  • Parte I Diritti e moralità femminile;
  • Parte II Dal privato al pubblico: un’etica per la nascita;
  • Parte III Questioni di cittadinanza;
  • Riferimenti bibliografici

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