Il giro del mondo in 72 giorni
Quanto tempo ci vuole per fare il giro del mondo? Dura ottanta giorni l'avventuroso viaggio di Phileas Fogg, il flemmatico eroe del romanzo di Jules Verne. Quasi trent'anni dopo la pubblicazione de Il giro del mondo in ottanta giorni, la giovane giornalista americana Nellie Bly lancia una sfida all'impresa romanzesca di Fogg e si avventura in una gara contro il tempo che appassionerà per mesi il pubblico americano. Partita il 14 novembre 1889 da New York, vi fa ritorno il 25 gennaio 1890, accolta trionfalmente al termine di un viaggio di settantadue giorni che da New York la porta a Londra e poi a Calais, Brindisi, Port Said, Ismailia, Suez, Aden, Colombo, Penang, Singapore, Hong Kong, Yokohama, San Francisco e infine ancora a New York.
Quando parte per la sua avventura intorno al mondo, Nellie Bly - pseudonimo di Elizabeth Cochrane - ha ventiquattro anni e già da qualche tempo ha conquistato l'attenzione dei lettori grazie alle sue inchieste giornalistiche, pubblicate prima sul «Pittsburgh Dispatch» e poi sul «New York World».
Sotto la guida dell'editore Joseph Pulitzer, il «World» dà ampio spazio a solidi editoriali e a una seria copertura delle notizie più importanti, senza però trascurare i temi e gli eventi più clamorosi e sensazionali [...] All'origine del giro del mondo di Nellie Bly è proprio la ricerca spasmodica di un tema sensazionale per le pagine del suo giornale, di un'idea nuova ed emozionante che catturi un pubblico sempre più vasto. Del resto, i resoconti di viaggio, meglio se avventurosi, costituivano ormai da tempo una proposta editoriale vincente, garanzia di successo tra i lettori. [...] In effetti, l'interesse dei lettori non è legato soltanto al fascino esotico dei luoghi: In gioco c'è l'avventura, ma anche il tentativo di conseguire un record di velocità che mette in campo fortuna, orgoglio nazionale e coraggio, e sono questi gli elementi che catturano il pubblico [...] In un'epoca in cui gli Stati Uniti non sono lontani dall'affermarsi come potenza mondiale, ma sono ancora alle prime mosse di un'aggressività politica espansionistica, l'impresa di Nellie Bly acquista risonanza in tutto il mondo e costituisce motivo di vanto e di orgoglio per una nazione che deve ancora vedere riconosciuto il suo ruolo internazionale.
(da: Introduzione di Luisa Cetti pp.5-9)
Feminae pictae icon II, III, V. Incisioni di Theodor de Bry (1528-1598) dagli acquarelli di John White
da: Luisa Rossi, L'altra mappa. Esploratrici viaggiatrici geografe, Reggio Emilia, Diabasis, 2005, fig. 10 (dopo p. 128)
Agli inizi della sua carriera, Nellie Bly costruisce la sua fama di intrepida reporter grazie a inchieste spericolate, condotte in prima persona. Calandosi nei panni delle donne internate in manicomio o rinchiuse in carcere, delle operaie in fabbrica o delle domestiche a ore, descrive realtà poco note o denuncia torti e ingiustizie. Le indagini commissionate alla giovane giornalista dal quotidiano newyorchese «World» puntano all'intrattenimento o al sensazionalismo piuttosto che all'informazione, tuttavia nel corso degli anni la sua attività giornalistica si estende al di là del cliché ripetitivo dell'inchiesta clamorosa condotta sul campo e include approfondimenti su tematiche d'attualità e alcune interviste a noti personaggi dell'epoca. Tra le sue interviste più riuscite e interessanti figura quella dell'anarchica Emma Goldman [...] L'incontro tra Nellie Bly ed Emma Goldman segna per entrambe una delicata fase di passaggio. Per Nellie Bly l'intervista segna il ritorno al giornalismo dopo un intervallo di tre anni in cui ha lasciato la sua attività di reporter per tentare la strada della letteratura popolare, con risultati incerti. Tre anni di assenza dalla stampa d'informazione non hanno tuttavia intaccato la sua notorietà, al contrario il successo del volume che raccoglie il suo diario di viaggio intorno al mondo e una lunga serie di conferenze in giro per gli Stati Uniti hanno contribuito a renderla ancora più famosa. (da: Appendice - A colloquio con Emma Goldman: breve viaggio nell'anarchismo americano, pp. 251-52)
Si segnala l'articolo:
N. Carretto, Nellie, l'avventura nella penna, «Corriere della Sera», 3 aprile 1994, p. 21
Biblioteca Nazionale di Napoli, ms. VIII.D.6
Atlante idrogeografico ed astronomico
Ms. membr., sec. XVI, mm 208x205, cc. 14, carta 2v-3r
da: www.bnnonline.it
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