La città e il monastero. Comunità femminili cittadine nel Mezzogiorno Moderno
Spazi di potere di gruppi e fazioni locali, di controllo e gestione delle risorse, di consolidamento o di affermazione di vecchi e nuovi segmenti cetuali, di identità sociali e di genere, i monasteri femminili acquisirono grande rilevanza nella configurazione sociale e religiosa anche di città e centri minori del Mezzogiorno d'Italia. I saggi contenuti in questo volume, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi presso l'Ateneo di Campobasso nel novembre 2003, e l'analisi della pluralità di casi che essi presentano, fanno emergere accanto ad aspetti noti della questione anche dimensioni a tutta prima sommerse del potere, modalità della vita politica a livello locale a volte inedite, specie nelle loro dinamiche 'dal basso'. Ne risulta rafforzata non solo la valenza e congruità storica del binomio città e monastero, pure per la realtà del Mezzogiorno moderno, ma anche la discrasia di molti, presunti, processi di omologazione della Chiesa controriformistica.
E alle donne, che nelle comunità conventuali per secoli hanno vissuto, scritto, operato, pregato sotto il vigile controllo delle gerarchie e dei superiori dei rami maschili degli Ordini, ma spesso anche con relativi margini di autonomia e creatività, viene restituita quella maggiore visibilità che almeno in senso relativo fu propria dell'universo religioso femminile moderno, specie se si considerano le lacunosità e il generalizzato silenzio delle fonti localizzati altrove.
Elisa Novi Chavarria è professore associato di Storia Moderna presso la Facoltà di Scienze Umane e Sociali della Università degli Studi del Molise. Si occupa di storia delle istituzioni e di storia sociale e religiosa dell'età moderna. Tra le sue pubblicazioni più recenti Monache e gentildonne. Un labile confine. Poteri politici e identità religiose nei monasteri napoletani. Secoli XVI-XVII (Milano 2001), Il governo delle anime. Azione pastorale, predicazione e missioni nel Mezzogiorno d'Italia. Secoli XVI-XVIII (Napoli 2001), Chiesa e religione, nel volume a cura di G. Galasso e A. Musi Italia 1650. Comparazioni e bilanci (Napoli 2002) e il saggio su Passato e presente della storiografia socio-religiosa («L'Acropoli», 1, 2003).
(dalla quarta di copertina)
Vera Maone, Fasce tubiere
foto da: Vera Maone, Bagnoli. Lo smantellamento dell'Italsider, Milano, Mazzotta, 2000, p. 56
Così declinato, il tema si presenta infatti con più di un motivo di interesse. Il primo consiste nell'aver posto al centro dell'attenzione la periferia del Regno, città e centri minori appunto nei loro rapporti con il centro politico della capitale, da un lato, e con il centro ecclesiastico romano dall'altro; il secondo nell'aver collegato il tema delle città e dei centri minori a quello delle istituzioni monastiche femminili, con l'idea che esse possano essere considerate non solo come centri di culto e di spiritualità, di «contenimento della eccedenza demografica femminile» - come è stato detto -, centri di potere, di produzione letteraria e artistica, di gestione di enormi patrimoni economici e simbolici di reliquie, di apparati liturgici, di quadri e oggetti di devozione, ma anche come campo di configurazione delle identità sociali e di genere, oltre che di espressione e ricomposizione delle conflittualità locali.
È da qui e su questo terreno che studiosi provenienti da varie aree del Mezzogiorno hanno avvertito l'esigenza di mettere a confronto le proprie esperienze su prospettive di ricerca che non avessero tanto un taglio «regionale» - che pure è rappresentato nei diversi contributi su Terra di Lavoro, l'Abruzzo, il Molise, le Calabrie, Terra di Bari e Terra d'Otranto - ma su delle linee- guida comuni. Il profilo politico-amministrativo e socio-religioso delle città e dei conventi presi in esame, le forme del reclutamento delle monache, le strategie familiari, le modalità di gestione economica delle comunità conventuali, i consumi, il sistema delle doti e di trasmissione del patrimonio familiare attraverso le linee femminili, le riforme e l'attuazione del Tridentino, le esperienze di devozione e di santità sono stati messi al centro di una riflessione che si è riproposta di complicare e ridiscutere sia il paradigma della «periferia debole» rispetto ai modelli imposti dal centro, sia quello, anch'esso un po' duro a morire, almeno in certa storiografia, delle riforme ecclesiastiche imposte dall'alto a fronte delle resistenze dal basso e degli 'abusi' dei laici. Pratiche del potere e pratiche culturali, sfera politica e sfera religiosa sono state considerate invece come elementi di un intreccio complesso e dinamico, i cui esiti non sono mai stati dati per scontati.
( dalla Prefazione, p. 9)
Vera Maone, Tubazioni di vapore coibentate
foto da: Vera Maone, Bagnoli. Lo smantellamento dell'Italsider, Milano, Mazzotta, 2000, p. 54
Dall'indice: Elisa Novi Chavarria, Prefazione; Elisa Novi Chavarria, Identità cittadine, identità di ceto e monasteri femminili; PARTE PRIMA - Città, dinamiche sociali e monasteri femminili -Marcella Campanelli, Monasteri femminili e patriziato cittadino a Capua in età vicereale; Giuliana Boccadamo, Élites cittadine e monasteri femminili ad Aversa; Fausto Cozzetto, Il monastero di S. Chiara a Cosenza. Sodalizio urbano e proiezioni nell'hinterland; Maria Anna Noto, Disciplinamento, dinamiche sociali, identità cittadina: i monasteri femminili a Benevento in età moderna; Elena Papagna, Monasteri della capitale e monasteri di provincia: quali opportunità per le figlie del duca di Martina?; Katiuscia Di Rocco, «Zevallos para vencellos»: le dispute ducali nella storia del monastero di San Pietro in Ostuni, PARTE SECONDA - Risorse patrimoniali e risorse simboliche - Mario Spedicato, Monasteri e città nel Mezzogiorno pugliese: aspetti istituzionali e patrimoniali; Raffaella Salvemini, La ricchezza delle monache. Proprietà ed investimenti del monastero benedettino di Santa Maria delle Monache di Isernia (secc.XVII-XVIII); Giulio Sodano, Monasteri femminili, città e santità: L'Aquila nel Cinquecento; Vittoria Fiorelli, Da Capri alla terraferma. L'esperienza di un “centro periferico” nei monasteri fondati da Madre Serafina di Dio; Lina Scalisi, Storie di non devozione nella Palermo del '600: il caso della principessa Anna Valdina; TAVOLA ROTONDA - Comunità femminili cittadine nel Mezzogiorno moderno - Laura Barletta, Antonio Lerra, Aurelio Musi, Giovanni Muto, Angelantonio Spagnoletti.
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Collegamenti
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