La masseria delle allodole
“Io mi sono seduta, un giorno di maggio, ad ascoltare e a scrivere. Ed è stato come intessere un tappeto.”
Antonia Arslan racconta la storia di una famiglia armena (la sua famiglia) che nel maggio 1915 viene distrutta: gli uomini e i bambini maschi sono trucidati dai turchi e per le donne inizia un'odissea segnata da marce forzate, umiliazioni e crudeltà.
È la diaspora, che porterà gli armeni a disperdersi nel mondo, conservando nel cuore la struggente nostalgia per una patria e una felicità perdute.
La masseria delle allodole, con la sua prosa avvolgente, getta luce sulla storia di un popolo vittima del primo genocidio del ventesimo secolo, sopravvissuto grazie al coraggio delle sue donne straordinarie.
Vera Maone, Scambiatori di calore
foto da: Vera Maone, Bagnoli. Lo smantellamento dell'Italsider, Milano, Mazzotta, 2000, p. 39
Antonia Arslan è autrice di saggi sulla narrativa popolare e d'appendice e sulla "galassia sommersa" delle scrittrici italiane. Ha curato una raccolta di testimonianze di sopravvissuti al genocidio e tradotto la poesia di Daniel Varujan, riscoprendo la sua identità armena. La masseria delle allodole, uscito nel 2004, è il suo primo romanzo: ha vinto numerosi premi ed è stato tradotto in dieci lingue.
(dalla quarta di copertina)
Vera Maone, Fasce tubiere di caldaia
foto da: Vera Maone, Bagnoli. Lo smantellamento dell'Italsider, Milano, Mazzotta, 2000, p. 38
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