«ND. Noi donne. Mensile di Politica cultura attualità», a. 65, n. 7/8, luglio 2010
Viaggio è sinonimo di spostamento, che a sua volta evoca l'idea di libertà. Perché se ci si può muovere, si è liberi. Il viaggio è legato al muoversi del corpo nello spazio: ci si sposta da un luogo ad un altro per studio, per diletto o per lavoro. Ma questo era indispensabile un tempo, quando “l'andare altrove” richiedeva la fisicità dell'azione. Le moderne tecnologie hanno rivoluzionato l'assioma.
Oggi il viaggio può avvenire anche nell'immobilità fisica: è sufficiente accendere un computer e accedere alle sconfinate potenzialità che la rete ci mette a disposizione. [...]
Il viaggio nell'immobilità può essere anche quello interiore, che ci concediamo o che ci imponiamo nei momenti di crisi o quando abbiamo necessità di riflettere, riordinare o assaporare. È una pausa nella nostra più recondita intimità con cui vogliamo esaminare, ricollocare pensieri e percezioni. C'è poi il viaggio comunemente inteso come vacanza, cioè assenza dai soliti luoghi o contesti, alla ricerca di riposo e distrazione.
(da: Far viaggiare le idee di Tiziana Bartolini, p. 3)
foto di Sergio Riccio
da: Sergio Riccio, Bagnoli anno zero. Catalogo della mostra, Napoli, Città della scienza, 10 luglio - 3 agosto 2003. [Napoli], Bagnoli futura, 2003, [foto 3]
Nasciamo nomadi. L'essere umano si è evoluto su questo pianeta viaggiando e colonizzando la differenti terre che lo hanno accolto. […] Ma l'istinto al viaggio, alla scoperta dell'ignoto, al semplice muoversi nello spazio sono rimaste una delle caratteristiche comuni all'intero genere umano. I grandi imperi dell'antichità con la vocazione all'espansione, le scoperte geografiche dell'età moderna, i flussi migratori ne sono testimoni. […] Ma la sensazione è che l'uomo moderno, capace di spostarsi e di essere ovunque nel giro di poche ore –se non di pochi secondi, attraverso le reti informatiche- non è più capace di viaggiare. […] - Dove andiamo?- Non lo so ma dobbiamo andare. Questa necessità di movimento istintivo e forzato sembra essere riservata nella nostra epoca ai migranti, individui che si spostano tra territori e culture, intraprendendo viaggi che comportano una complessa riconsiderazione della propria identità, dei propri stili di vita, costumi, pratiche religiose. Sono persone soggette ad una doppia privazione: alla perdita dei legami con il proprio paese di provenienza si aggiunge la difficoltà di trovare una collocazione nel paese di destino. [...] Sono forse i simboli della modernità, dello sradicamento che ci siamo imposti recidendo completamente i legami con la terra, con i ritmi della natura?
Il rapporto con la terra, con il continuo movimento del pianeta, con l'alternarsi delle stagioni ci appartiene geneticamente; per questo ci capita, nel nostro affollato silenzio interiore sentire nostalgia di ciò che in realtà ancora non conosciamo.
(da: Alla ricerca della dimensione insondabile di Nadia Angelucci, pp.14-16)
foto di Sergio Riccio
da: Sergio Riccio, Bagnoli anno zero. Catalogo della mostra, Napoli, Città della scienza, 10 luglio - 3 agosto 2003. [Napoli], Bagnoli futura, 2003, [foto 5]
Questo viaggio per me è iniziato mesi fa... è un viaggio di conoscenza,con la sorpresa piacevole di trovare persone che la pensano come me. Portiamo un messaggio d'amore per l'Italia, ma anche un messaggio collettivo, universale perché vogliamo un mondo migliore per noi per le generazioni future.
L'idea è partita da un maestro della scuola elementare italiana di Barcellona, Andrea De Lotto, milanese e da un gruppo di italiani e italiane che vivono in Spagna. Poi gruppi “Lo Sbarco” sono sorti, in uno slancio spontaneo a Bruxelles, Parigi, Atene, Madrid... La Nave dei Diritti ha raccolto migliaia di adesioni ed à arrivata al porto di Genova il 25 giugno. Qui, sono state allestite le “piazze dei diritti” (diritto alla cura dell'ambiente e al futuro, al sapere e alla bellezza, al lavoro e alla stabilità, alla differenza, alla pace).
I diritti sono in pericolo come proclama il manifesto del movimento.
(da: Lo sbarco. La nave dei diritti da Barcellona a Genova di Elena Ribet, p.18).
Dall'indice: Focus/viaggi di Nadia Angelucci – Alla ricerca della dimensione insondabile; Le vie della tratta sono finite; Là in mezzo al mar; Il fascino discreto del sacro; Lo sbarco. La nave dei diritti da Barcellona a Genova di Elena Ribet; Viaggi... a ciascuno il suo? di Rosa M. Amorevole.
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