La lesione dell'interesse alla vacanza
La normativa in materia di turismo evidenzia la centralità che ha assunto progressivamente l'idea di un diritto ad una vacanza di qualità. Partendo dal dato di diritto positivo, e alla luce della giurisprudenza comunitaria e statale, il lavoro si propone di guardare alla vacanza in una prospettiva diversa, attenta al profilo della qualità, considerando il pacchetto turistico come «prodotto di scambio oggetto del mercato», per verificare l'applicabilità al settore turistico di tutte quelle regole e quei meccanismi (norme volontarie, sistemi di certificazione, adozione di marcature di qualità e di criteri uniformi di classificazione dei servizi) che realizzano, in via generale, la tutela preventiva del consumatore.
L'analisi prospetta una possibile riconduzione della lesione dell'interesse alla vacanza ad una «difformità tra prestazione promessa conforme a certi standard qualitativi» e prestazione realmente fruita.
foto di Sergio Riccio
da: Sergio Riccio, Bagnoli anno zero. Catalogo della mostra, Napoli, Città della scienza, 10 luglio - 3 agosto 2003. [Napoli], Bagnoli futura, 2003, [foto 6]
Maria Cimmino, avvocato, dottoranda di ricerca in "Consumatori e Mercato", nella Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia "Tullio Ascarelli", presso l'Università degli Studi "RomaTre", cultore della materia di Diritto Privato, nelle Facoltà di Scienze Motorie e di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope", è autrice di articoli e saggi in materia di contratti bancari, di responsabilità sportiva, di vendita di pacchetti turistici, e ha commentato la normativa del Codice del Consumo, nella sezione relativa ai servizi turistici.
(dalla quarta di copertina)
La complessità del tema oggetto di indagine si coglie, perciò, alla luce delle diverse posizioni assunte da dottrina e giurisprudenza, sia con riguardo al problema della qualificazione, sia in relazione all'individuazione di criteri utili alla quantificazione del danno da vacanza rovinata.
Questi risultati, di cui non può non darsi conto, non escludono tuttavia la necessità di adottare anche una prospettiva diversa, attenta al profilo della qualità sopra richiamato, che, guardando alla vacanza come «prodotto di scambio oggetto del mercato», possa rendere applicabili anche al settore turistico tutte quelle regole e quei meccanismi (norme volontarie, sistemi di certificazione, adozione di marcature di qualità e di criteri uniformi di classificazione dei servizi,) che realizzano, in via generale, la tutela preventiva del consumatore e che vengono ricondotti ad una legislazione sulla qualità dei prodotti.
Proprio in considerazione dell'opinione di quella parte della giurisprudenza di merito che, discostandosi dall'indirizzo prevalente, ha negato il risarcimento del danno derivante dal minor godimento della vacanza e dai disagi sopportati dal turista, occorre riflettere sull'effettiva possibilità di ricondurre queste ipotesi ad una «difformità tra prestazione promessa conforme a certi standard qualitativi» e prestazione realmente fruita.
(da: Premessa, p. 7-8)
foto di Sergio Riccio
da: Sergio Riccio, Bagnoli anno zero. Catalogo della mostra, Napoli, Città della scienza, 10 luglio - 3 agosto 2003. [Napoli], Bagnoli futura, 2003, [foto 44]
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