L'orto sinergico. Guida per ortolani in erba alla riscoperta dei doni della Terra
L'agricoltura sinergica è una forma di coltivazione naturale che mira a ristabilire, anche nel campo coltivato, l'equilibrio e la naturale sinergia tra il suolo, le piante, la fauna, la microfauna, e perfino gli individui che vi intervengono. In questo libro Marina Ferrara ci introduce alla realizzazione e cura di un orto secondo questa metodologia.I lettori (coltivatori urbani impegnati in pratiche di orti familiari, collettivi, sociali, ortoterapia e agricoltura didattica) vengono condotti in un percorso di ritorno alla terra su più livelli: nella prima parte del libro la buona pratica dell'orto viene inserita in una proposta più ampia di riscoperta del valore della biodiversità, della decrescita, dell'esercizio collettivo e del consumo critico. Nella seconda parte, invece, troviamo tutte le indicazioni utili per l'allestimento e la cura di un orto sinergico: dalla costruzione dei bancali rialzati alla realizzazione dell'impianto di irrigazione a goccia, dalla pacciamatura alle consociazioni.
Marina Ferrara (marina@lestoriedialtro.it) è nata a Napoli nel 1982 e si è laureata a Venezia in Economia per l'ambiente e la cultura. Cura il blog ecopasticci.it e scrive per la rivista online Le Storie di Altro, per cui si occupa di consumo critico, vegetarianismo e stili di vita sostenibili. Coltiva un orto sinergico in città ed è impegnata nella diffusione delle pratiche di decrescita.
(dalla quarta di copertina)
Orto sinergico
foto da: www.cassinogreen.it
Ho scelto di articolare questo libro in due sezioni, inscindibili l'una dall'altra, che tuttavia potranno essere consultate in tempi e luoghi diversi, a seconda delle esigenze.
Nella prima, «Teoria dell'evasione ortolana», si indagano le ragioni che animano ogni apprendista ortolano e le strade che conducono a una sana riscoperta della terra.
L'esperienza di cura dell'orto descritta in queste pagine è, infatti, animata dalla ricerca di un nuovo rapporto con la natura: non è semplicemente un'evasione «borghese» verso un rifugio bucolico, in cui dimenticare il trambusto urbano. Si tratta, piuttosto, di un'evasione «collettiva» e un'insubordinazione ai dettami del mercato globale; è un atto di dissidenza ecologica e un esercizio di autodeterminazione e «semplicità volontaria». Vedremo come una così piccola esperienza possa restituire dignità alla terra e anche a tutti coloro che si sentono abitanti e custodi del pianeta, prima che consumatori nel mercato. So che può sembrare incredibile che questa micro-rivoluzione si inneschi semplicemente coltivando un pezzetto di terra, … ogni metodo che propone una riconciliazione con la natura è a suo modo valido e porterà ciascuno a guardare le cose con occhi diversi, a porsi domande sul vero valore del cibo e sul diritto ad accedervi e sulle ragioni di chi lotta, nel Sud e nel Nord del Mondo, per preservare la terra e la sua preziosa biodiversità.
Nella seconda parte del libro, «Le mani nella terra», si propone invece un manuale pratico, per sporcarsi le mani e accompagnare passo passo l'apprendista ortolano nella realizzazione e nella cura di un orto sinergico. Al manuale vero e proprio si alternano alcune pagine tratte dal mio diario dell'orto: si tratta di un quaderno, che ciascun ortolano dovrebbe compilare, in cui vengono appuntate esperienze, successi e insuccessi, rotazioni e sperimentazioni. Le pagine di diario sono state inserite per tradurre i principi e le buone norme sinergiche in azioni concrete, descritte in ogni dettaglio. In definitiva, l'ambizione di questo libricino è quella di offrire tutte le indicazioni utili a orientarsi all'inizio della propria avventura ortolana, prima di aver acquisito la dimestichezza necessaria a mollare gli ormeggi e lasciarsi condurre semplicemente dalla «voce» della terra.
'L'Agricoltura biodinamica propone una visione «olistica» dell'agricoltura, messa in relazione con l'ambiente circostante, con la Terra intera, con i pianeti e le costellazioni. In questa visione globale della vita tutto risulta interconnesso in una complessità di relazioni, come in un susseguirsi di cerchi concentrici, e diventa cruciale anche la dimensione sociale e spirituale dell'esperienza agricola.
(da pag. 11-12)
Collegamenti