Genuino Clandestino. Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere

Gruppo 2019
Autore A cura di Michela Potito e Roberta Borghesi
Editore Terra Nuova, Firenze
Anno 2015

Un po' diario di viaggio e un po' reportage questo libro è frutto di un lavoro collegiale dove i testi di Michela Potito e Roberta Borghesi e le foto di Sara Casna e Michele Lapini compongono insieme il racconto in dieci tappe di un'Italia inedita. L'Italia di Genuino Clandestino, una rete di agricoltori e artigiani che hanno creato negli anni un mercato alternativo per affermare con il loro lavoro l'autodeterminazione alimentare e il valore della produzione locale di qualità.Partiti da Monteombraro, nel modenese, gli autori hanno percorso l'Italia in lungo e in largo fino a Ramacca, in provincia di Catania: hanno visitato aziende agricole e laboratori artigianali, hanno dormito sotto il tetto dei protagonisti di questa rivoluzione, mangiando e lavorando con loro per riportare su queste pagine un quadro autentico fatto di volti, gesti e scelte coraggiose di chi oggi lotta per ricordare a noi tutti la necessità di un rapporto più diretto e consapevole con la terra e il cibo.

Michela Polito: si è laureata al Dams e specializzata in storia e cultura dell'alimentazione. Vive nella campagna bolognese.

Roberta Borghesi: dopo il dottorato in geografia, coniuga il lavoro di ricerca freelance in la vita in campagna sull'Appennino bolognese

Sara Casna: si è diplomata all'Istituto Italiano di Fotografia. Ha partecipato a numerose mostre, lavora come fotografa freelance collaborando con riviste internazionali.

Michele Lapini: laureato in Cooperazione e Sviluppo, lavora come fotografo freelance con agenzie e media italiani e internazionali.

agriculture
foto da: Genuino Clandestino. Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi
opere
, Terra Nuova Edizioni, Firenze, 2015, pag. 184

Questo libro racconta un viaggio. Dieci tappe attraverso il paese, presso altrettante aziende agricole. Ma non solo aziende agricole: dieci storie di ritorno alla terra, scelte tra le esperienze che fanno parte di Genuino Clandestino, movimento di comunità in lotta per l'autodeterminazione alimentare. Non sempre chi ha scelto di tornare alla terra corrisponde alle definizioni burocratiche di imprenditore agricolo. Nel nostro viaggio abbiamo cercato di posare lo sguardo (ma anche mani e piedi) sugli insediamenti rurali nel loro complesso, di chi ha cercato la terra non solo come fattore produttivo, come opportunità occupazionale e di reddito, ma anche come scelta di vita.

Genuino Clandestino è un movimento che parte dalle pratiche, nel momento in cui le comunità locali, cittadini e contadini insieme, si autorganizzano, creano mercati di vendita diretta, sistemi di garanzia partecipata, momenti di scambio di saperi e informazione, spazi di rivendicazione della sovranità alimentare dei territori. Un mondo reale e concreto, che parla poco di se stesso e intanto costruisce. Un movimento che non ha portavoce, né strutture gerarchiche, ma si è dato un manifesto di principi condivisi. Contadini e consumatori, anzi co-produttori, che hanno creato in questi anni forme di resistenza quotidiana all'agrobusiness, alla green economy, verde solo nella facciata, alla logica del profitto che sfrutta terra e forza lavoro, che distrugge relazioni sociali e equilibri ecologici.

Il racconto, per parole e immagini, ripercorre le tappe del viaggio: dieci insediamenti rurali, dal Piemonte alla Sicilia, e le reti contadine e cittadine di cui sono parte. Ma ovunque siamo andate abbiamo incontrato altre esperienze che avremmo potuto raccontare: c'è fermento nelle campagne italiane ai tempi della crisi.

Il racconto, per parole e immagini, ripercorre le tappe del viaggio: dieci insediamenti rurali, dal Piemonte alla Sicilia, e le reti contadine e cittadine di cui sono parte. Ma ovunque siamo andate abbiamo incontrato altre esperienze che avremmo potuto raccontare: c'è fermento nelle campagne italiane ai tempi della crisi.

La fatica che il lavoro della terra porta con sé è compensata da altrettanto entusiasmo e utopie messe in pratica quotidianamente. Questo libro è un'occasione per mostrare gesti e percorsi, che altrimenti rimangono nascosti, difficilmente visibili nelle classificazione statistiche, nei discorsi retorici sempre più frequenti sul ritorno alla terra dei giovani. È anche un invito ai contadini a raccontarsi, e ai cittadini ad andare a cercarli. Le storie delle persone che compongono questo mosaico, i volti, le produzioni e i paesaggi, sono accompagnati da riflessioni su temi chiave dell'agricoltura di oggi, parte dell'elaborazione politica di Genuino Clandestino ma anche esperienze che appartengono a tutti coloro che hanno a cuore l'agricoltura contadina, la sovranità alimentare, la difesa della terra dai danni del neoliberismo. Esperienze che appartengono a tutti coloro che, in campagna o in città, lavorano con le proprie mani per costruire l’otro mundo possibile, oggi. Qui e ora.

(da Introduzione, pag. 7-8)

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foto da: Genuino Clandestino. Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere, Terra Nuova Edizioni, Firenze, 2015, pag. 153

Indice: Introduzione; Lotta per le parole contadine; Tappa 1 : Strulgador - Trasformazione dei prodotti contadini; Tappa 2: 2Soli 41 –Mercati; Tappa 3: Fattoria La Goccia -Movimenti; Tappa 4: Semi Bradi - Accesso alla terra; Tappa 5: Mondeggi Fattoria Senza Padroni - Riappropriazione; Tappa 6: Cascina Malerbe – Resistenze; Tappa 7: Cascina delle Cingiallegre - Filiera e autorganizzazione; Tappa 8: Urupia - Comunità del cibo; Tappa 9: Totò e Ceci - Relazioni; Tappa 10: Terre di Palike – Semi; Dammi tre parole, di Wu Ming 2; Genuino Clandestino: Manifesto


Collegamenti

  1. Genuino clandestino: la resistenza contadina
  2. Comunità in lotta per l'autodeterminazione alimentare
  3. I contadini italiani
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