Ufficio Libro Antico

Responsabile Lucia Marinelli
Telefono 0817819208 / 0817819325

Per il rilievo e la straordinaria ricchezza del suo patrimonio storico, la Biblioteca Nazionale di Napoli occupa una posizione di primo piano nel panorama delle biblioteche italiane. L'Ufficio Libro Antico - afferente alla Sezione Manoscritti e Rari - si occupa della catalogazione del materiale librario antico, convenzionalmente riferito al periodo della stampa manuale, tra il 1500 e il 1830.


SBN (A) Servizio Bibliotecario Nazionale. Antico

La catalogazione di prima mano avviene all'interno dell'archivio Antico del Servizio Bibliotecario Nazionale. Attualmente sono state immesse circa 70.000 notizie relative a volumi appartenenti ai vari fondi antichi della BNN, e, in particolare, alle raccolte Farnese, Provinciale, Palatina, Lucchesi Palli, Villarosa


LIAN

Per un recupero rapido dell'antico, è stata anche costituita la base dati locale LIAN, accessibile nell'OPAC della Biblioteca in maniera integrata con la base dati SBN. Contiene oltre 65.000 record ricavati dagli inventari topografici della Biblioteca Brancacciana, certamente la più notevole tra le biblioteche storiche confluite nei fondi della Nazionale, ricca di volumi di pregio compresi tra il secolo XV e gli inizi del XX.


Censimento Cinquecentine

Dall'inizio degli anni Ottanta, l'ufficio collabora attivamente con l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico al progetto del Censimento delle edizioni italiane del XVI secolo, che si propone di proseguire nel lavoro di bibliografia retrospettiva italiana iniziato con la pubblicazione dell'IGI (Indice Generale degli Incunaboli delle Biblioteche d'Italia). La pubblicazione di EDIT - il repertorio a stampa che l'ICCU realizzava dopo aver confrontato i dati inviati dalle singole biblioteche – si è interrotta con il volume relativo alla lettera D. Il lavoro è continuato via web a partire dal 2006, con l'attivazione della base dati EDIT16, che comprende l'intero archivio delle cinquecentine italiane conosciute. Il contributo al progetto della Biblioteca Nazionale di Napoli ha messo in luce una media di un migliaio di cinquecentine per ogni lettera, cui va aggiunta la completa ricatalogazione delle opere afferenti alla lettera S, più di 1.000 edizioni in 1.500 esemplari.


CERL Consortium of European Research Libraries

La Biblioteca Nazionale di Napoli è membro del CERL - Consortium of European Research Libraries fin dalla sua costituzione, nel 1992. Il Consorzio nasce come una società a responsabilità limitata, con base in Inghilterra, costituita tra grandi biblioteche europee nazionali e di ricerca che si impegnano ad unire i loro sforzi per costituire una banca dati per il materiale librario pubblicato nel periodo della stampa manuale (1450-1830). Attualmente fanno parte del CERL 37 biblioteche.
Lo sforzo del CERL per garantire una migliore e più estesa fruizione delle sue preziose raccolte storiche produce l'Heritage of the Printed Book Database (HPB), un archivio collettivo a struttura "grappolare": gli archivi forniti dalle singole biblioteche restano separati, mentre un indice collega trasversalmente i dati, consentendo di accedere ai singoli archivi con un'unica interrogazione. Accessibile via Internet solo nelle biblioteche partner del Consorzio, l'archivio HPB che contiene attualmente circa 5 milioni di record è accessibile agli utenti nella Sala Reference risorse digitali.


Archivio Possessori

L'Ufficio cura l'Archivio Possessori che censisce le immagini dei segni di possesso reperiti su volumi della Biblioteca Nazionale di Napoli. Ex libris, timbri, annotazioni manoscritte, legature forniscono preziose informazioni sulla storia di ciascun esemplare e consentono, in prospettiva, di ricostruire virtualmente la composizione di antiche raccolte librarie disperse.