Il Fondo Aosta
Un discorso a parte merita, invece, la raccolta del Fondo Aosta. Si tratta di una collezione di circa 9.800 fotografie appartenuta ad Elena d'Orléans, moglie di Emanuele Filiberto duca d'Aosta. Databili tra il 1890 ed il 1930 circa, la maggior parte delle foto, che si presentavano in serie sciolte, è stata raccolta in faldoni, ad eccezione di quelle conservate in eleganti album d'epoca o racchiuse in cornici. Unico caso tra le raccolte fotografiche della Biblioteca, di alcune di esse si conservano anche lastre in negativo. Completamente differente per contenuto dalle precedenti, la raccolta offre agli studiosi numerosi motivi di interesse. Alle foto private della famiglia Aosta si affiancano veri e propri reportage dei safari e delle battute di caccia grossa compiuti in Africa dai duchi. Si tratta in molti casi di servizi fotografici in grado di documentare usi e costumi delle popolazioni indigene dell'Africa d'inizio secolo. All'attività umanitaria della duchessa svolta nelle file della Croce Rossa risalgono le campagne fotografiche sulle ustioni provocate dall'uso di armi chimiche e sulle ricerche scientifiche per le cure che tali mali richiedono. Numerose foto ufficiali dei duchi recano, infine, preziose testimonianze alla memoria storica dell'Italia tra l'inizio del secolo e l'avvento del fascismo.