Eventi
Intorno all'"Infinito"
Data
Venerdì 25 ottobre, ore 15.30
Luogo
Sala Rari
Categoria
Convegni / Conferenze
Biblioteca Nazionale di Napoli
Bicentenario dell'"Infinito" - Comitato Nazionale
Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Recanati
Intorno all'"Infinito"
Seminario Internazionale di Studi
Programma
- Giorgio Panizza, Leopardi 1819, e oltre
- Marco Cursi, Un quaderno a righe
- Nicola Feo, L’“Infinito” tra sensi e immaginazione
- Paola Italia, L’“Infinito” al microscopio
- Christian Genetelli, Il commercio epistolare nella stagione dell’“Infinito”
- Emilio Russo, Sofia Canzona, Tracce di infinito nei “Frammenti”
- Saluti del Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Francesco Mercurio
- Modera Franco D’intino
Come è nato l’Infinito, il testo più celebre della nostra letteratura moderna? È stato scritto di getto, in un momento di straordinaria, “euforica” felicità creativa, o è stato costruito con quel paziente labor limae, quella “minutissima perfezione nello scrivere” in cui Leopardi stesso dichiarava di essere “sofistichissimo”?
Nell’anno in cui si celebrano i duecento anni dalla scrittura dell’Infinito, un gruppo di studiosi di diverse università – Marco Cursi (Università di Napoli Federico II), Nicola Feo (Università di Pisa) Christian Genetelli (Università di Friburgo), Paola Italia (Università di Bologna), Giorgio Panizza (Università di Pavia), Emilio Russo (Università di Roma, La Sapienza) e Sofia Canzona (Università di Pisa) – in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Napoli, che custodisce le carte leopardiane, ci fanno entrare per la prima volta nel laboratorio di Giacomo Leopardi, seguendo, attraverso uno studio ravvicinato del quaderno su cui il testo è stato scritto, corretto, rivisto, le varie fasi del suo metodo creativo e indagando l’ “annus terribilis” 1819 in cui è stato scritto, il commercio epistolare nel periodo della sua elaborazione, la poetica tra sensi e immaginazione, e le tracce che il testo dissemina ovunque – come ha visto per primo Luigi Blasucci – dai primi componimenti fino agli ultimi Frammenti della stampa napoletana dei Canti.
Un viaggio avventuroso e affascinante, compiuto direttamente a contatto con il manoscritto napoletano – visibile on line grazie alla teca digitale della Biblioteca Nazionale e ai vari progetti digitali che saranno presentati – per illustrare passo dopo passo, variante dopo variante, come nasce un capolavoro, qual è il “metodo” da cui scaturisce una straordinaria macchina di un “pensiero poetante”, che, a due secoli dalla nascita, non smette ancora di stupire.