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WORKSHOP | Immagini della ‘Commedia’ dalle stampe alla realtà virtuale

Data 8 gennaio, dalle ore 11.30
Luogo Biblioteca Nazionale di Napoli, Sala rari
Categoria Workshop

Immagini della ‘Commedia’ dalle stampe alla realtà virtuale

WORKSHOP internazionale D.A.N.T.E.

 

L’incontro è il risultato di uno studio condotto sulle illustrazioni dantesche a stampa a partire dai primi esempi di incunabolistica ai successivi esemplari cinquecenteschi della Commedia. La ricerca, che mira alla catalogazione in database open-access e alla pubblicazione in volume cartaceo dei Danti illustrati fino alla contemporaneità, è svolta nell’ambito del progetto V:ALERE. VAnviteLli pEr la RicErca, D.A.N.T.E (Digital Archive and New Technologies for E-content) dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ora in seno a Dante LiMINA. Lost in Manuscripts. Ideas, Notes, Acknowledgments (progetto Prin 2022 principal investigators Ciro Perna ed Elisabetta Tonello).

 


 

Il workshop si articolerà in un due fasi:

h. 11:30

Saluti istituzionali Silvia Scipioni direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli

Presentazione del progetto D.A.N.T.E.
A cura del team DanteLiminah.


h. 12:00
Intelligenze artificiali e mondi immersivi:il ruolo delle tecnologie emergenti per il futuro delle Digital Humanities

Fabio Ciotti Università di Roma Tor Vergata


Pausa pranzo


h. 14:30
L’illustrazione della ‘Commedia’ tra filologia, arte e storia del libro

Aldo Stabile Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
Per un catalogo ragionato delle stampe illustrate della ‘Commedia’: alcuni aspetti a partire dagli incunaboli

Federica Cifariello Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
1506-1515. Due casi di ‘Commedie’ illustrate sull’asse Firenze-Venezia

Federica Maria Giallombardo Università eCampus
Le illustrazioni di Vellutello (1544-1596)


h. 16:00

Tavola rotonda

con

Simone Albonico Université de Lausanne
Fabio Ciotti Università di Roma Tor Vergata
Concetta Damiani Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
Teresa D’Urso Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
Simona Inserra Università di Catania
Paolo Procaccioli Università della Tuscia
Paola Zito Università della Campania “Luigi Vanvitelli”




Profili biografici dei relatori


Fabio Ciotti è professore associato di Teoria della letteratura presso l'Università di Roma "Tor Vergata". La sua ricerca si concentra su vari filoni di Digital Humanities e Computational Literary Studies: metodi computazionali e di apprendimento automatico nell'analisi di testi letterari; codifica di testo digitale e editing accademico; applicazioni di tecnologie XML e TEI a testi letterari e corpora; modellazione e creazione di biblioteche digitali; applicazione di principi e tecnologie del Semantic Web/Linked Data a biblioteche digitali umanistiche e corpora testuali. È autore di numerose pubblicazioni e ha partecipato a vari progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale. È stato organizzatore o membro dei comitati di programma di varie conferenze nazionali e internazionali e presidente del comitato di programma della conferenza DH2019 (Utrecht, NL, 9-12 luglio 2019). È direttore responsabile della rivista Umanistica Digitale, è stato presidente del comitato esecutivo dell'EADH (European Association of Digital Humanities), membro fondatore e past president dell'AIUCD (Associazione per l'Informatica Umanistica e la Cultura Digitale).

 

Aldo Stabile nel 2023 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze linguistiche, filologiche e letterarie presso l’Università degli Studi di Padova (cotutela con Université de Paris 8 Vincennes–Saint-Denis) con una tesi su Pratiche sociali e mimesi letteraria nella Siena dei fratelli Bargagli. È stato assegnista di ricerca per il progetto D.A.N.T.E. (Digital Archive New Technologies for E–content), Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Ha pubblicato saggi in rivista di argomento cinque-seicentesco. Attualmente lavora al censimento e alla catalogazione delle illustrazioni della Commedia nella tradizione a stampa.

 

Federica Cifariello è dottoranda in Storia e trasmissione delle eredità culturali presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Collabora al progetto Prin Limina ed è membro del comitato redazionale dell’omonima rivista. Le sue ricerche riguardano principalmente la Commedia dantesca, indagata secondo criteri filologici, linguistici e iconografici. Fa parte del “Gruppo di Ferrara” per la nuova edizione critica della Commedia di Paolo Trovato (Università di Ferrara), per la quale si sta occupando della cantica del Purgatorio. Si interessa anche di poesia tardo cinquecentesca: sta attualmente curando l’edizione critica delle Rime e dell’Epistolario di Camillo Pellegrino, studiando gli esiti del petrarchismo e le influenze della tradizione ariostesca e tassiana nella lirica meridionale.

 

Federica Maria Giallombardo ha studiato Filologia dantesca presso l’Università degli Studi di Torino ed è dottoranda in Medium e Medialità presso l’Università eCampus. Fa parte del Gruppo di Ferrara, l’équipe per l’edizione critica della Commedia diretta da Paolo Trovato, di cui si occupa della cantica del Paradiso. I suoi studi vertono prevalentemente sull’iconografia dantesca, indagando il rapporto tra testo e immagine nella Commedia tra il Medioevo e il Rinascimento, con incursioni nel contemporaneo. Le sue ricerche coinvolgono anche altri autori: Boccaccio e Christine de Pizan, Vittorio Alfieri, Gabriele d’Annunzio. È cultrice di materia presso le Università di Torino e di Salerno. È membro del progetto Prin Limina e parte del comitato redazionale dell’omonima rivista. È tra i curatori delle segnalazioni di «Stilistica e Metrica Italiana». Ha partecipato ai workshop organizzati dalla Biblioteca Braidense e dall’Accademia della Crusca, redigendo alcune voci per il TLIO. Ha partecipato a numerosi convegni, tra cui IDP, Alma Dante, CESURA e AdI. È nell’organizzazione del convegno, diventato format annuale, Feminae Agentes.

 

Simone Albonico è professore ordinario di Letteratura italiana presso la Facoltà di lettere dell'Università di Losanna, ateneo in cui dirige la scuola dottorale in Studi Italiani e in cui si occupa di letteratura del Medioevo e del Rinascimento, con un’attenzione particolare alla tradizione dell'area lombarda. È autore di decine di contributi in miscellanee, riviste e opere collettive. Tra i suoi interessi di studio si segnala anche quello verso la poesia leopardiana.

 

Concetta Damiani è ricercatrice (rtdA) di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. È stata assegnista di ricerca all’Università di Catania e docente a contratto all’Università di Salerno; ha coordinato diversi progetti dedicati al riordinamento e alla promozione di archivi storici e collezioni librarie, tra cui quelli del Conservatorio di musica San Pietro a Maiella di Napoli, della Camera di commercio di Napoli e dell’ENEL. Ha partecipato alle attività di riordinamento, descrizione e inventariazione dei fondi dell’Archivio storico del Banco di Napoli. Svolge attività di ricerca su tematiche inerenti agli archivi digitali, ai fondi d’autore, agli archivi di famiglia e d’impresa e alle forme di mediazione e comunicazione dei patrimoni documentali. Tra le pubblicazioni recenti: Gli archivi dell’arte: Gestione e rappresentazione tra analogico e digitale (2023); Guida ai fondi dell’Archivio storico del Banco di Napoli: Gli archivi degli antichi banchi (1539-1808) e I Farnese tra Roma, Parma e Napoli: una storia archivistica. Dispersioni, perdite e prospettive per la ricerca, con Pierluigi Feliciati (2024).

 

Teresa D’Urso insegna Storia dell’arte medievale e Storia della miniatura presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Le sue ricerche hanno riguardato in particolare l’illustrazione libraria della penisola tra Medioevo e Rinascimento. Ha consacrato una monografia alla figura del miniatore Giovanni Todeschino e alla diffusione della miniatura “all’antica” tra Italia e Francia, e pubblicato diversi contributi inerenti alla storia della committenza libraria, delle biblioteche medievali e rinascimentali tra i secoli XII e XVI e del collezionismo di manoscritti miniati tra Inghilterra e Francia nell’Ottocento. Ha co-curato il catalogo dei manoscritti miniati di origine italiana dei secoli XIII-XIV della Biblioteca Nazionale di Napoli (2021).

 

Simona Inserra è professore associato di Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia presso l’Università di Catania, dove insegna Archeologia del libro, Biblioteche digitali, Ricerca storica in archivi e biblioteche. Si occupa da molti anni di conservazione e catalogazione di fondi librari, con interesse specifico verso i fondi antichi, i libri stampati nel secondo Quattrocento e le biblioteche d’autore. Dal 2016 coordina alcuni progetti di descrizione di fondi di incunaboli conservati in biblioteche italiane, finalizzati alla pubblicazione di cataloghi a stampa.

 

Paolo Procaccioli ha insegnato Letteratura italiana presso l'Università della Tuscia. I suoi principali interessi annoverano la letteratura volgare tardomedievale e rinascimentale e le sue pubblicazioni spaziano dal XIV al XVIII secolo. Ha svolto ricerche intorno all'epistolografia, all'esegesi dantesca, alla novellistica, alla letteratura irregolare e all'editoria del Cinquecento, alla critica d'arte, alla grafia dei letterati, alla letteratura ludica, all'esegesi parodistica. Su questi argomenti ha promosso pubblicazioni e organizzato convegni nazionali e internazionali. Sono state oggetto di studio specifico, con edizioni e commenti, le figure di Pietro Aretino, Cristoforo Landino, Anton Francesco Doni, Ortensio Lando, Francesco Marcolini, Lodovico Dolce, Girolamo Ruscelli, Cesare Ripa, Traiano Boccalini. È stato coordinatore nazionale dei Prin 2008 (“Autografi dei letterati italiani”) e 2015 (“Repertorio epistolare del Cinquecento”). Cofondatore dei gruppi di ricerca interuniversitari “Cinquecento plurale”, “Archilet reti epistolari. Archivio delle corrispondenze epistolari di età moderna (secoli XVI-XVII)”, “Carteggi”, presente nei comitati scientifici di collane e riviste di settore nazionali e internazionali, coordina la collana “Cinquecento. Testi e studi di letteratura italiana” (Vecchiarelli Editore, Manziana) e, con Antonio Ciaralli, dirige la serie "La scrittura nel Cinquecento" (Salerno Editrice).

 

Paola Zito è professore ordinario di Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia, e di Storia del libro presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Si è occupata prevalentemente di storia del libro, dell’editoria e della lettura dall’incunabolistica al XVIII secolo, fornendo numerosi contributi in periodici, in atti di convegni nazionali e internazionali, in volumi miscellanei e in cataloghi di mostre. Su diffusione delle idee ereticali e circolazione libraria tra Cinque e del Settecento vertono le principali monografie di cui è autrice (Il veleno della quiete. Mistica ereticale e potere dell’Ordine nella vicenda di Miguel Molinos, Napoli, ESI, 1997; Giulia e l’Inquisitore. Santità finta e misticismo nella Napoli di primo Seicento, Napoli, Arte Tipografica Editrice, 2000; Granelli di senapa all’Indice. Tessere di storia editoriale 1585-1700, Pisa-Roma, Fabrizio Serra, 2008; ecc.). Conduce inoltre ricognizioni bibliografiche nell’area di Terra di lavoro e ricerche sul paratesto di antico regime, focalizzate soprattutto su natura e fisionomia dei corredi iconografici. Altro filone d’indagine è costituito da forme e chiavi ermeneutiche del manoscritto moderno, soprattutto in relazione all’autografia. Maggior impegno, al proposito, è stato ed è tuttora dedicato alla scrittura leopardiana, con particolare attenzione alle tracce della lettura (appunti, spogli, abbozzi e progetti), inedite nella maggior parte dei casi, rese note in più sedi: Recentissima l’ultima monografia (coautore M. Andria), Leopardi bibliografo dell’antico, Roma, Aracne, 2016. Collabora regolarmente a varie riviste, nazionali ed internazionali, tra le quali «Esperienze letterarie» (di cui è membro del comitato di redazione dal 1999), «Nuovi Annali della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari», «Paratesto», «Rinascimento meridionale» (di cui, dalla fondazione, fa parte del comitato scientifico), «Humanistica». Dal 2003 è membro del consiglio direttivo dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento meridionale.

 

 


 

per info: prin.limina@gmail.com

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