La canzone italiana negli anni '60-'70
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- Contesto storico
- Cantastorie
- La canzone d'autore italiana: i cantautori
- Cantacronache, la canzone di protesta e il Nuovo Canzoniere Italiano
- Beat generation e Rock progressivo
- La RAI - Le radio private
- Riviste musicali
- Anni '60
In questi servizi prodotti dalla RAI per la il programma La storia siamo noi sono rappresentati alcuni momenti emblematici della società degli anni' 60 (vedi anche ► il periodo del boom economico). Il primo filmato si occupa della nascente industria dolciaria: con la diffusione dei frigoriferi nelle case degli italiani e con la spinta delle pubblicità televisive di Carosello aumenta il consumo di dolci e merendine, non più prodotti tra le mura domestiche o in laboratori artigianali. Il secondo filmato è dedicato alla moda in Italia, che si afferma in quegli anni come fenomeno sociale oltre che economico: il rapporto tra stilisti e modelle, la minigonna simbolo della libertà e figlia del '68, la piccola e media industria tessile italiana come esempio di flessibilità ed efficienza. L'ultimo filmato prende in considerazione la guerra del Vietnam che direttamente o indirettamente, influenza un'intera generazione di giovani. Si segnala, infine, il saggio di Gianfranco Marini - pubblicato sul portale Scribt - intitolato ► "Gli anni della ricostruzione e del miracolo economico" sugli aspetti sociali, economici e politici della storia italiana durante gli anni '50 e '60.
- Anni spietati
Sugli ► Anni di piombo i materiali sia cartacei che digitali sono numerosi. Per una visione complessiva del periodo storico si segnalaa il dossier realizzato dalla trasmissione RAI La storia siamo no". Interviste, video, testimonianze, documenti ricostruiscono vari episodi che mirano a chiarire il periodo più cupo della recente storia d'Italia.
Si segnala inoltre il ► documentario anni di piombo, preparato dagli studenti del Liceo Classico Perrotta nell'ambito del laboratorio di storia su "gli Anni di piombo ed il terrorismo in Italia", disponibile su Youtube.
- La creatività giovanile - Meraviglioso urbano
Ancora dallla Storia siamo noi: come reazione agli annidi piombo ii giovani sperimentano nuovi linguaggi e nuove forme di espressione.
- Cronologia del '68
Il '68 rappresentò nel suo insieme un grande momento di rinnovamento della società italiana grazie anche al contributo del ► movimento dei medi e della cooperazione che si instaurò tra ► operai e studenti: moltissimi giovani scoprirono la politica, nuovi modi di stare insieme, culture diverse, comportamenti più aperti e innovativi nella sfera familiare e sessuale; la partecipazione di numerose ragazze ai movimenti di lotta contribuì a mettere in crisi una società storicamente fondata secondo bisogni e criteri esclusivamente maschili, e alle passate lotte per l’emancipazione sul lavoro delle mondine o delle operaie si aggiunse quel concetto più ampio di liberazione della donna che è alla base del femminismo; il mondo della cultura fu investito con forza da una carica contestativa che ne metteva in discussione i privilegi rispetto al mondo del lavoro, e se da un lato, per molti intellettuali l’adesione alla protesta fu superficiale, per molti altri rappresentò un’occasione seria per tentare di ridefinire il rapporto fra sapere e struttura sociale. In questa scheda è riportata una ricostruzione della sequenza di questi avvenimenti. - ll 68 a Napoli
Dal 9 al 25 giugno 1998, presso la Biblioteca Nazionale e il complesso monumentale S. Maria La Nuova fu allestita la mostra Napoli frontale. Documenti, immagini e suoni sul Sessantotto a Napoli". Tra i materiali presenti nelle relative pagine web un'approfondita "Cronologia degli avvenimenti 1967 - 1969", scaricabile in ► PDF
- Morire per delle idee
"La piazza è sempre stato luogo e simbolo della partecipazione politica e della protesta delle classi popolari, testimone della storia del movimento operaio e dei movimenti popolari in genere. Ed è proprio in questo luogo che spesso lo scontro tra i manifestanti e le forze dell'ordine del potere costituito si è concluso con una morte violenta" (cfr. ► il Deposito.org). In questa pagina sono presenti schede informative su manifestazioni di protesta - molte dei quali comprese nel periodo che stiamo trattando - che, in Italia, si sono concluse con fatti di sangue, e le canzoni che ad essi si sono ispirati.
- Il movimento studentesco milanese
"Il movimento studentesco milanese e, in particolare, quello che ebbe sede nell'Università statale ha avuto come carattere specifico l'obiettivo del suo gruppo dirigente di trasformarlo in partito politico. Naturalmente insieme a questa tendenza, che è quella peculiare di quell'esperienza, si registrò anche a Milano la creazione di gruppi dell'estrema sinistra collegati a movimenti come Lotta continua, Potere operaio, Avanguardia operaia e al Collettivo politico metropolitano, che sotto la direzione di Renato Curcio sarebbero poi emigrati nel terrorismo, oltre a partiti marxisti-leninisti di obbedienza cinese o albanese e a Servire il Popolo" (cfr. voce di Treccani).
- La musica metropolitana negli anni '70: un nuovo linguaggio espressivo
Questo articolo - scritto da Gianni Martini - è stato pubblicato sul portale ► "Era superba", tratta del cambiamento della musica avvenuto tra la seconda metà degli anni '40 e la seconda metà degli anni '70. Il blues, il Jazz, la canzone folk e rock sono stati la più significativa fonte di "suono cultuale" che abbia accompagnato gli eventi e le vite di quegli anni. Questi generi musicali interpretano l'urgenza di un nuovo linguaggio espressivo capace di superare un formalismo ormai ritenuto vecchio e vuoto.
Seguono alcuni articoli, ritenuti significativi ai fini del nostro percorso, pubblicati sullo stesso portale:
► Anni '70: quotidiani politici, case discografiche e dissenso cattolico illustra il rapporto diretto, nel periodo dei grandi fermenti sociali ed artistici compreso tra gli anni '60-'70, tra l’impegno sociale e la vitalità artistica, tra la spinta politica che chiede un cambiamento radicale e i linguaggi espressivi che rompono con la tradizione, in nome di un rinnovamento dell’uomo.
► La fine drammatica degli anni '70, dalla rivoluzione all'eroina: "il movimento degli anni '70 ha raggiunto il suo livello massimo e se fino a qualche anno prima i giovani gridavano la rivoluzione della classe operaia, ora molti di loro si troveranno a morire di eroina su una panchina o in un vicolo".
► Gaber e il movimento del '77:da rivoluzionari a polli d'allevamento: "Gaber accusava pesantemente le ultime generazioni “impegnate” di comportamenti modaioli, standardizzati e massificati in un nuovo consumismo a misura di tutti; di perdita di quel rigore, di quella spinta ideale indispensabile per un autentico cambiamento; di essere incazzati per frustrazione e non per scelta; di nascondere dietro ad una pratica violenta un’angosciante vuoto esistenziale e progettuale che solo per poco tempo il 'sogno rivoluzionario' aveva riempito".
► La musica strumento delle idee: la canzone a tema sociale e la chitarra distorta: "nella prima metà degli anni 60 la musica si nutrì e crebbe in un clima di rottura creativa, presto divenne uno strumento straordinario delle nuove idee di cambiamento; i giovani e gli ambienti intellettuali muovono al "sistema" una critica radicale: dal modo di produrre al modo di consumare, dalla sessualità alla religione, dall’economia alla sociologia, dall’organizzazione del lavoro alla politica, dal mondo della finanza ai "valori" ritenuti ipocritamente eterni come famiglia, patria, stato, lavoro, fede, educazione, onestà, scuola, tutto viene messo in discussione".
► Il suicidio di Luigi Tenco (1967) e l’omicidio di Pier Paolo Pasolini (1975):, "la gravità di questi due eventi scosse tante persone, ma soprattutto colpì anche parte di quel blocco conservatore indicato come “maggioranza silenziosa”. Questo articolo si sofferma proprio sul “muro sociale” conservatore perché la sua presenza impalpabile e, appunto, silenziosa, giocò un ruolo significativo".
- Strategia della tensione e anni di piombo
La pagina traccia in brevi linee la cosiddetta strategia della tensione all'interno di un capitolo più ampio dove si riportano alcuni episodi e momenti significativi della Storia d'Italia. Secondo gli autori del testo, pubblicato all'interno di un sito che si riconoscenelle posizioni della sinistra comunista, "l'Italia è l’unico paese del mondo sviluppato che ha conosciuto nel breve volgere di due decenni tutte le forme di eversione e di terrorismo che i trattati di sociologia annoverano". Gli anni '60 e '70 in Italia, come in Europa, hanno visto il nascere di un forte movimento di contestazione, studentesco, operaio, contadino, popolare ma anche di contro settori dello Stato che hanno tramato in segreto contro la democrazia, sostenuti dai movimenti di estrema destra. Un periodo caratterizzato da episodi dubbi, sordidi, in cui il tentativo di reprimere i movimenti di contestazione si è realizzato attraverso una serie di stragi e di morti, e attraverso il ricorso sistematico alla repressione violenta e indiscriminata.
Di seguito riportiamo le schede delle varie stragi avvenute con relativi canti collegati (dal sito ► Il Deposito.org, un archivio di documenti, testi e musiche deducati ai canti di protesta politica e sociale):
- Verso il futuro - Il boom dell'autostrada
Già negli anni '70 le automobili, da poche centinai di migliaia, sono diventate qualche milione: simbolo di dinamismo e libertà, assumono nel corso degli anni un ruolo sempre più importante nella vita degli Italiani (da La storia siamo noi, RAI)
- "Cantastorie" di Mauro Geraci
Mauro Geraci è un antropologo, autore di un recente volume su "Le ragioni dei cantastorie. Poesia e realtà nella cultura popolare del Sud" (Il Trovatore, Roma 1996) e ha tenuto numerose lezioni presso l'Universita' della Calabria. Riportiamo in questa scheda la prima parte di un suo articolo, pubblicato sul portale Ora Locale, che tratta delle attività e della letteratura dei moderni poeti-cantastorie del Sud. Segnaliamo inoltre un altro suo articolo intitolato: "La piazza, spazio ideale dei cantastorie" pubblicato sul portale "Cultura Italia, un patrimonio da esplorare" che tratta della sua riflessione sulle figure dei cantastorie legate alla contemporaneità che rischiano di essere ridotte ad uno stereotipo, sulla delicata questione della tutela del patrimonio immateriale e sul ruolo dell’antropologo.
Vito Santangelo è il cantastorie che ha inciso per la casa discografica S.A.A.R. nel 1966 a Milano "La vera storia di Turiddu Giuliano" di Buttitta, ristampato nel 1969 da un'altra casa discografica, la Jolli. In questa scheda è riportata la storia di questo cantastorie siciliano pubblicata sul sito I.R.S.A.P.-Agrigentum, realizzato in conformità agli obiettivi di valorizzazione e diffusione della cultura di Sicilia promossi dall’ I.R.S.A.P., è un valido ed efficace strumento di accesso a buona parte del patrimonio storico-letterario-antropologico (letteratura, storia, musica, teatro,ecc.) dell’isola. Da questo stesso sito si segnalano anche altre pagine: foto dei cantastorie siciliani, foto dei cantastorie italiani del 900 e l'opera dei pupi siciliani che è stata la forma più visitata del teatro di figura; si ha notizia che i pupi con armature rudimentali esistevano già nell’800 in alcune città italiane, come Roma, Napoli, Genova etc, ma è in Sicilia dove questi si evolvono per divenire il pupo che oggi conosciamo. La diffusione in un’area prettamente meridionale fa pensare forse ad un’ origine spagnola del teatro dei pupi, essendo stato il mezzogiorno fortemente influenzato sia politicamente che culturalmente dalla Spagna.
Nei secoli, il mestiere e l'arte dei Cantastorie, sono stati molto importanti per la diffusione d'una cultura omogenea,attraverso gli strati sociali dei diversi stati e delle diverse popolazioni della penisola italica. Tutto sommato, l'unità d'Italia è storia recente. Per secoli la nostra penisola è stata suddivista in piccoli stati, ognuno con proprie leggi, monete e culture. In tale contesto la figura del Cantastorie assume una particolare funzione, inserendolo nei vari eventi culturali che si susseguono con il passare dei secoli, ha permesso la diffusione e lo sviluppo di una informazione culturale unitaria e quindi nazionale.
La canzone d'autore italiana: i cantautori
"Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, ballerino, showman, attore, regista, produttore e montatore italiano.È soprannominato il Molleggiato per via del suo modo di ballare. In tutta la sua carriera Celentano ha venduto circa 150 milioni di dischi. Adriano Celentano è l'artista italiano con le più alte vendite di dischi stimati, a pari merito con Mina. Molto spesso anche autore delle musiche delle sue canzoni (a volte co-autore di musica e testi, anche se, secondo la moglie Claudia Mori, li lasciò firmare ad altri), grazie alla sua carriera e ai suoi grandi successi, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, è considerato uno dei pilastri della musica leggera italiana. Il suo carattere ha fatto sì che attorno a Celentano si costruisse un personaggio divenuto un emblema e un'icona per molti italiani del secondo dopoguerra" (cfr. voce di Wikipedia). Per concludere si segnala il video della trassimissione RAI "la vita in diretta": Gli esordi di Adriano Celentano.
"Ha iniziato la carriera nei primi anni settanta con lavori vicini al rock progressivo e sperimentale, in cui si può ritrovare l'influenza di Tim Buckley e di Shawn Phillips, e forse anche di Peter Hammill. Nel 1972 pubblica il suo primo album Aria: partecipano al progetto musicisti di eccezione, tra i quali spicca Jean Luc Ponty. Sia Aria (1972) che il suo secondo album, Come un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto (1973), hanno la stessa struttura: il brano che gli dà il titolo occupa un'intera facciata, ed ha una struttura melodica complessa ed elaborata, con testi alquanto oscuri. Gli album Figli delle stelle (1977) e quello successivo L.A. & N.Y. (1979) contengono due dei suoi più grandi successi commerciali, ossia Figli delle stelle che divenne il titolo per l'omonimo film di Carlo Vanzina, interpretato dallo stesso Alan Sorrenti e Tu sei l'unica donna per me (incisa anche in lingua inglese), che gli fece vincere il Festivalbar, e che è stato il 45 giri più venduto nel 1979 in Italia. (cfr. voce di Wikipedia).
"Nasce a Cuggiono, un piccolo comune alle porte di Milano, il 12 febbraio 1950, ma all'età di tre mesi si trasferisce, al seguito della famiglia, nel capoluogo ligure. A Genova, Angelo conosce l'ambiente musicale della scuola dei cantautori, che rappresenterà un importante stimolo per la sua attività artistica. Rimane al tempo stesso influenzato dalla musica d'oltremanica, tanto da considerare, anche a molti anni di distanza, Donovan e Cat Stevens come propri idoli musicali. Volendo intraprendere una carriera concertistica, si dedica allo studio del violino, diplomandosi al Conservatorio di Genova all'età di soli 16 anni (tra i più giovani diplomati al conservatorio d'Italia), in seguito assecondando l'intima esigenza culturale di imparare a suonare la chitarra e di comporre le prime canzoni ispirandosi a testi di poeti come Sergej Esenin, Dante, e al suo maestro Franco Fortini, a cui dedicherà, in occasione della sua scomparsa, la title-track dell'album Domenica e lunedì. Proprio sulle parole di una poesia di Esenin compone uno dei suoi brani più celebri, Confessioni di un malandrino (1975). Nello stesso periodo incontra Luisa Zappa, che sposerà e che è tuttora sua moglie e compagna d'arte, scrittrice di quasi tutti i suoi testi" (cfr. voce di Wikipedia).
"Nato all'Asmara l'8-8-1937 ma cresciuto a Genova, è ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta " scuola genovese dei cantautori" da cui nacque la canzone moderna italiana ed il cantautorato. Ha conosciuto e condiviso insieme al suo amico e compagno di banco Luigi Tenco al Ginnasio "Andrea Doria" la passione per i films musicali e per il jazz: con Luigi - siamo all'incirca nel 1953 - faceva parte della stessa "band", la "Jelly Roll Morton Boys Jazz Band ". Lauzi è stato sempre un uomo controcorrente, e, tra le sue passioni, oltre alla musica e alla letteratura, vi erano la politica, il calcio e la ricerca dei funghi, tanto da definirsi "poeta fungaiolo". Ivano Fossati lo ha definito "un vero anticonformista": a partire dalla politica, di cui negli ultimi anni amava scrivere anche su giornali e alcuni siti internet, fino agli aspetti musicali. Amava differenziarsi dagli altri cantautori, non disdegnando di interpretare brani di altri autori, pur scrivendo brani stupendi per molti interpreti. Colpito da un cancro al fegato in aprile, muore nell'ottobre 2006" (cfr. voce di Wikipedia). A tal proposito si segnala l' articolo intitolato "E' morto Bruno Lauzi" pubblicato sul portale Supereva.
Questa voce dell' enciclopedia Treccani, curata da Roberto Vecchioni, ripercorre la nascita e la formazione della canzone d'autore fino ai giorni nostri. Ancora sull mondo del Cantautorato, visto con le curiosità e le storie di chi lo ha reso immortale. Da segnalare il portale dei cantautori italiani, che tramite vari protagonisti, racconta la canzone d'autore con le proprie riflessioni. Inoltre si segnala la puntata della trasmissione Rai "Correva l'anno",Tra emozioni e ribellioni-la musica negli anni 70, andata in onda su Rai tre venerdì 16 novembre 2012. La puntata ripercorre le tappe più significative, spesso segnate dalla contrapposizione fra “impegno”, parola d’ordine della nuova cultura giovanile, e “consumo”, cioè le tradizionali esigenze commerciali che dominano il mercato.
Il filmato Rai che riporta questa quarta puntata di Koinè prova a rispondere a queste domande:" la canzone è poesia? Quali sono le ragioni dei favorevoli e quali sono le ragioni dei contrari? È possibile risolvere una volta per tutte questa vexata quaestio?L’inchiesta di Alberto Puoti, con la consulenza di Daniele Baglioni, vede la partecipazione di grandi cantautori e grandi poeti. Da una parte il poeta Valerio Magrelli, per il quale la canzone non è poesia e dall’altra Roberto Vecchioni e Mogol per i quali la canzone può essere definita poesia. Francesco Guccini mantiene invece una posizione più sfumata e proprio su di lui KOINÈ compie un “esperimento scientifico” per stabilire se la sua celeberrima canzone "Incontro" sia poesia oppure no" (cfr. La Storia siamo noi).
"Claudio Lolli (Bologna, 28 marzo 1950) è un cantautore, poeta, scrittore e professore liceale italiano. È considerato uno fra i cantautori più "impegnati" degli anni settanta. Oltre a temi politici, Lolli ha saputo trattare nell'arco di una trentina d'anni, incidendo una ventina di album, svariati temi quali l'amicizia (Michel), i più profondi temi dell'uomo quali la desolazione e la crisi (Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita) sociali e culturali (Ho visto anche degli zingari felici)" (cfr. voce di Wikipedia).
"Domenico Modugno (Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 – Lampedusa, 6 agosto 1994) è stato un cantautore, chitarrista, attore, regista e uomo politico italiano. Considerato il padre dei cantautori italiani e uno tra i più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, nonché recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi, e vinto quattro Festival di Sanremo: universalmente nota è la prima di tali quattro vittorie, quella del 1958 (primo cantautore in gara nella storia della manifestazione) con Nel blu dipinto di blu, ma ribattezzata quasi subito dal pubblico Volare, destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute al mondo, se non la più, tanto da vendere 800 000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo. Nei suoi ultimi anni fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale. È tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi con oltre 60 milioni di copie" (cfr. voce di Wikipedia). Si segnala di seguito un documentario, diretto da Silvio Governi, intitolato "Domenico Modugno-il grande volo" pubblicato su sito RAI, considerato un omaggio fatto all'artista attraverso le testimonianze di artisti ed amici, tra i quali Massimo Ranieri, Adriano Aragozzini, Gigliola Cinquetti, Franco Migliacci, Enrica Bonaccorti e tanti altri.
"Edoardo Bennato (Napoli, 23 luglio 1946) è un cantautore, chitarrista e armonicista italiano. È ritenuto da molti critici e musicisti uno dei più grandi rocker italiani; è stato il primo cantante italiano a riempire lo stadio milanese di San Siro con più di sessantamila persone, il 19 luglio 1980; è stato inoltre il primo cantante italiano in assoluto a suonare l'armonica a bocca. Tra gli altri primati, Edoardo Bennato ha anche quello di essere stato il primo artista ad aver pubblicato due album a distanza di soli 15 giorni, nel marzo 1980, Uffà! Uffà! e Sono solo canzonette (dodici anni dopo Bruce Springsteen effettuerà la stessa operazione con i due album Human Touch e Lucky Town), e quello di essere stato, nel 1974 il primo cantante italiano ad essere etichettato dai giornalisti punk" (cfr. voce di Wikipedia).
"Vincenzo Jannacci detto Enzo (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013) è stato un cantautore, cabarettista e attore italiano, tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori. Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali rappresentano importanti capitoli della discografia italiana, e di varie colonne sonore, Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni novanta, è tornato a far parlare di sé ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici. È ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò i Due Corsari. Muore all'età di 77 anni dopo una lunga malattia" (cfr. voce di Wikipedia). Di seguito si segnalano una serie di video pubblicati sul sito RAI.TV in ricordo di Enzo Jannacci.
L' intero sito è dedicato alla musica e alla poesia del cantautore. All'interno di esso si segnalano la bibliografia e tre sezioni: la prima è una raccolta di una serie di articoli pubblicati dai quotidiani italiani e dalle riviste di settore, la seconda offre uno spazio a chi sta scrivendo o ha scritto una tesi o una composizione su l'opera di De Andrè e comprende rubriche e speciali di questo sito e la terza raccoglie tutte le opere audiovisive che raccontano la vita di Fabrizio De André o che traggono ispirazione dalla sua opera. Inoltre riportiamo i testi delle canzoni di Fabrizio De Andrè e alcuni ritratti a lui dedicati pubblicati sul sito fondazionedeandre.it.
"Franco Battiato, nato Francesco (Giarre-Riposto, 23 marzo 1945), è un cantautore, compositore e regista italiano.Figura tra le più importanti, influenti e innovative di tutto il panorama cantautorale italiano, si è da sempre confrontato con molteplici stili musicali, combinandoli tra loro in un approccio spesso eclettico e originale: si va dagli inizi romantici degli anni sessanta, alla musica sperimentale dei settanta, passando per l'avanguardia colta, la musica etnica, il rock progressivo e la musica leggera, attraversando finanche la musica elettronica e l'opera lirica. Ha sempre conseguito un grande successo di pubblico e di critica, avvalendosi sovente di collaboratori d'eccezione come il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (coautore di molti suoi brani). Non solo la musica, ma anche i testi riflettono i suoi molteplici interessi, tra i quali l'esoterismo, la teoretica filosofica, la mistica sufi e la meditazione orientale.Tra il novembre 2012 e il marzo 2013 ha portato avanti una brevissima esperienza come assessore al turismo della regione Sicilia"(cfr. voce di Wikipedia). Di seguito si segnalano una serie di interviste fatte a Franco Battiato, pubblicate sul sito RAI.TV.
"Francesco De Gregori (Roma, 4 aprile 1951) è un cantautore italiano. Artista fra i più importanti della scena musicale italiana. Nelle sue canzoni si incontrano musicalmente sonorità rock e vicine alla musica popolare, mentre nelle liriche un ampio uso della sinestesia e della metafora, spesso di non immediata interpretazione, con passaggi di ispirazione intimista, letterario-poetica ed etico-politica in cui trovano spazio riferimenti all'attualità e alla storia. È spesso definito cantautore e poeta, sebbene egli preferisca essere identificato semplicemente come artista"(cfr. voce di Wikipedia).Di seguito si segnala un servizio delTG3 andato in onda il 25/08/2012 presentato in questo modo: "la musica, le canzoni di Francesco De Gregori tornano protagoniste in un nuovo album di prossima uscita e in un documentario,"Finestre rotte" che è stato presentato nel 2012 al Festival del Cinema di Venezia".
"Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940) è un musicista, scrittore, cantautore e attore italiano. Fra i più importanti e noti cantautori, il suo debutto ufficiale risale al 1967 con l'LP Folk beat n. 1 (ma già nel 1960 aveva scritto L'antisociale); in una carriera ultraquarantennale ha pubblicato oltre venti album di canzoni. È anche scrittore e sporadicamente attore, autore di colonne sonore e di fumetti; si occupa inoltre di lessicologia, lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia, traduzione, teatro ed è autore di canzoni per altri interpreti. È ritenuto uno degli esponenti di spicco della scuola dei cantautori italiani; i testi dei suoi brani vengono spesso assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l'uso del verso tale da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta contemporaneo. Oltre all'apprezzamento della critica, Guccini riscontra un vasto seguito popolare, venendo considerato da alcuni il cantautore "simbolo", a cavallo di tre generazioni. Fino alla metà degli anni ottanta ha insegnato lingua italiana al Dickinson College, scuola off-campus, a Bologna, dell'Università della Pennsylvania. Guccini suona la chitarra folk, e la maggior parte delle musiche da lui composte ha come base questo strumento"(cfr. voce di Wikipedia). Si segnalano di seguito varie intrerviste fatte a Guccini pubblicate sul sito RAI.TV.
"Gino Paoli (Monfalcone, 23 settembre 1934) è un cantautore, musicista, e, per un breve periodo, politico italiano. È riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della canzone d'autore italiana, a partire dagli anni sessanta.Ha scritto ed interpretato brani di vastissima popolarità, quali Il cielo in una stanza, La gatta, Che cosa c'è, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d'amore, Quattro amici; ha partecipato a 5 edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film" (cfr. voce di Wikipedia).Di seguito segnaliamo diverse interviste pubblicate sul sito della RAI.
"Giorgio Gaber, nome d'arte di Giorgio Gaberscik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano. Affettuosamente chiamato "Il Signor G" dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di valore, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960). Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato iniziatore, assieme a Sandro Luporini, del "genere" del teatro canzone. Nel 2004, a Giorgio Gaber viene intitolato il rinnovato auditorium sotterraneo del Grattacielo Pirelli di Milano. Per Gaber... io ci sono è il titolo del triplo cd evento uscito il 13 novembre 2012, a quasi dieci anni dalla morte del grande cantautore milanese, con cinquanta artisti che hanno reinterpretato i suoi brani"(cfr. voce di Wikipedia). Si segnalano di seguito un articolo intitolato "Gaber addio, non poteva più vivere senza musica", pubblicato sul portale del Corriere della Sera ed una serie di video pubblicati sul sito della Rai.
"Ivan Graziani è stato un cantautore e chitarrista italiano. Nasce il 6 ottobre 1945 a Teramo, anche se si è diffusa una leggenda (smentita dal fratello Sergio) che voleva Ivan nascere sul traghetto Olbia-Civitavecchia (da cui l'origine del nome "Ivan", anagramma di "navi"). Già da bambino le sue passioni erano la chitarra e il disegno e la sua indole artistica lo porta ad iscriversi all'istituto statale d'arte di Ascoli Piceno. I suoi primi successi iniziano con l'album Ballata per quattro stagioni, in cui tra l'altro viene ripresa Il campo della fiera, una canzone da La città che io vorrei. Contraddistinto da testi molto apprezzati dalla critica non riceve, però, un adeguato successo di pubblico.Segue nel 1977 I lupi che contiene il singolo Lugano addio con cui si fa conoscere al grande pubblico, sebbene il singolo mettesse questa canzone come facciata B della stessa title-track dell'album: in classifica per dieci settimane, arriva fino al diciannovesimo posto, mentre l'album resta in hit parade per trentotto settimane, raggiungendo la sedicesima posizione"( cfr. voce di Wikipedia).
"Lucio Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) è stato un cantautore, polistrumentista, produttore discografico e compositore italiano.Tra i più grandi, influenti e innovativi cantanti italiani di sempre, è considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore ed interprete della propria musica, sia come autore per altri artisti. In tutta la sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica. Grazie ai testi scritti da Mogol (Mogol racconta un curioso retroscena che riguarda Lucio Battisti e i Beatles in un servizio di Vincenzo Mollica dall’edizione delle 20:00 del 1° giugno 2010) , Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella"(cfr. voce di Wikipedia). Si segnalano inoltre, una serie di video disponibili sul sito Rai.tv.
"Lucio Dalla (Blog di Rai.tv) (Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012) è stato un musicista, cantautore e attore italiano.Musicista di formazione jazz, è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani. Alla ricerca costante di nuovi stimoli e orizzonti, si è addentrato con curiosità ed eclettismo nei più svariati generi musicali, collaborando e duettando con molti artisti di fama nazionale e internazionale. Autore inizialmente solo delle musiche, si è scoperto in una fase matura, anche paroliere e autore dei suoi testi. Nell'arco della sua lunghissima carriera, che ha raggiunto i cinquant'anni di attività, ha sempre suonato da tastierista, sassofonista e clarinettista, sua grande passione fin da giovanissimo.La sua copiosa produzione artistica ha attraversato numerose fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini dell'Opera e della musica lirica. Inoltre è stato un autore conosciuto anche all'estero ed alcune sue canzoni sono state tradotte e portate al successo in numerose lingue" (cfr. voce di Wikipedia). A tal punto segnaliamo questa sezione di Rai.tv in cui viene ricordato questo grande cantautore, le sue interviste e le sue migliori interpretazioni. Una ricca sezione di video in omaggio al poeta della canzone italiana: dedicata alla carriera e al mondo dell'artista bolognese fino all'ultima apparizione al Festival di Sanremo.
Luigi Tenco nasce a Cassine, in provincia di Alessandria, il 21 marzo 1938. Questo sito è interamente dedicato a lui in particolare si segnalano: la bibliografia; la discografia integrale, a cura di Enrico de Angelis,tratto dal Volume "Il mio posto nel mondo" curato anche da Enrico Deregibus e Sergio Secondiano Sacchi (Bur Rizzoli, 2007); i testi dei vari periodi e le varie apparizioni di Tenco in TV. Inoltre si segnala una sezione di Rai.TV in cui Delitti rock racconta la storia di Luigi Tenco e del suo "strano" suicidio.
"Paolo Conte (Asti, 6 gennaio 1937) è un cantautore, paroliere e polistrumentista italiano. Pianista di formazione jazz, è considerato uno dei più importanti e influenti cantautori italiani, nonché uno dei più originali e innovativi musicisti contemporanei. Avvocato di professione, nella sua oltre cinquantennale carriera è stato autore di musiche per altri artisti, spesso collaborando con parolieri come Vito Pallavicini, per poi decidere, nel 1974, di abbandonare la carriera forense per dedicarsi esclusivamente a quella artistica. Stimato ed apprezzato dal pubblico francese e da varie platee internazionali, si è inoltre cimentato in altri campi espressivi, ricevendo nel 2007 una Laurea honoris causa in Pittura, per l'opera multimediale Razmataz, conferitagli dall'Accademia di belle arti di Catanzaro" (cfr. voce di Wikipedia). Si segnala di seguito un servizio del TG1: Paolo Conte in concerto a Montreaux.
"(Livorno, 28 settembre 1934 – Roma, 19 gennaio 1980) è stato un cantautore italiano (testi delle canzoni). Ad apprezzarlo e riconoscerne la grandezza di autore ed interprete sono solo alcuni amici dei primi anni milanesi tra cui Gino Paoli che da tempo interpretava sue canzoni e che riuscì a fargli avere un contratto con la RCA Italiana e un consistente anticipo in denaro che il cantautore livornese dilapidò senza incidere un solo pezzo. Ai concerti per lui organizzati partecipa spesso sbronzo, o insultando la platea. Nonostante la scontrosità dovuta all'abuso di alcool, coltiva comunque alcune amicizie, come quella col calciatore friulano Ezio Vendrame, suo caro amico in quegli anni, che durante un incontro allo stadio Appiani con la maglia del Padova fermò il gioco per salutare pubblicamente Piero, dopo averlo riconosciuto per caso sugli spalti. Continuò ad incidere con il consueto insuccesso mentre un qualche riscontro arrivò come autore: nel 1973 Bambino mio (scritta da Ciampi con Pino Pavone, un cantautore calabrese conosciuto da Ciampi nel 1960) fu cantata da Carmen Villani a Canzonissima (Villani aveva anche progettato di incidere un intero album con le canzoni di Ciampi, ma la RCA non approvò il progetto).Tra la fine del 1976 e gli inizi del 1977 Ciampi prova ad esibirsi in concerto con alcuni amici conosciuti alla RCA: sono Paolo Conte, Nada e Renzo Zenobi, ma le serate non riscuotono molto successo; viene anche registrata una trasmissione televisiva, che però la Rai non trasmetterà mai. In compenso, in questi stessi anni, anzi sin dalla prima metà del decennio, in pratica non c'è trasmissione musicale di Radio Capodistria - emittente jugoslava all'epoca molto seguita in Italia centro-settentrionale - che non mandi in onda un suo brano. Morì a Roma il 19 gennaio 1980 per un cancro alla gola, assistito dal suo medico, anche lui cantautore: Mimmo Locasciulli (che per ricordare l'amico incise, anni dopo, una delle canzoni di Ciampi: Tu no)" (cfr. voce di Wikipedia). Dopo la sua morte gli è stato dedicato il Premio Ciampi, concorso musicale nazionale che si svolge annualmente a Livorno dal 1995, organizzato dall'Associazione culturale "Premio Ciampi".
"Pierangelo Bertoli (Sassuolo, 5 novembre 1942 – Modena, 7 ottobre 2002) è stato un cantautore italiano. Vero e proprio "cantastorie", voce sincera della sua terra, autodefinitosi "artigiano della canzone", egli fu una figura emblematica della canzone d'autore italiana dagli anni settanta ai primi anni 2000, spaziando dalla musica popolare al rock, con testi diretti e densi di riferimenti sociali e politici" (cfr. voce di Wikipedia). Bertoli muore il 7 ottobre 2002 a Madone, si segnala a riguardo un articolo intitolato "Muore a Modena Pierangelo Bertoli" pubblicato sul portale la Repubblica.it.
"Rino Gaetano, all'anagrafe Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano, considerato il "figlio unico" della canzone italiana, ricordato per la sua voce ruvida e spontanea, per la graffiante ironia delle sue canzoni nonché per la denuncia sociale, celata dietro i suoi testi apparentemente leggeri e disimpegnati. Il cantautore calabrese, rimasto profondamente legato alla sua terra di origine, ha rifiutato sempre ogni tipo di etichetta e, a differenza dei suoi contemporanei, ha evitato di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoi brani non mancano certo di riferimenti e critiche alla classe politica italiana: Rino arriverà a fare nomi e cognomi nelle sue canzoni e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo verranno più volte censurati. Il crocevia della sua carriera sarà l'esperienza sanremese con il successo di Gianna; per molto tempo infatti gran parte del pubblico italiano lo ricorderà solo per questo episodio. I suoi lavori precedenti verranno quasi eclissati dal nuovo successo e ciò che passerà delle sue canzoni (in primis Gianna) sarà soprattutto il nonsense e non tutto ciò che si cela dietro di esso. Tragica e prematura la sua scomparsa, un incidente stradale lo porterà via a soli trent'anni" (cfr. voce di Wikipedia). Si segnalano a riguardo due articoli il primo intitolato "il mistero sulla morte di Rino Gaetano", il secondo è invece un'intervista fatta all'avvocato Mautone intitolato "Rino Gaetano ucciso dalla massoneria". "Il lavoro di Rino inizierà ad essere apprezzato solo diversi anni dopo la sua morte e le sue canzoni cominceranno ad essere riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori in particolar modo tra le nuove generazioni e facendogli guadagnare lo status di artista di culto" (cfr.voce di Wikipedia). Per concludere si segnala una puntata di "Emozioni Gold" andata in onda su Rai2 l' 08/01/2013, dedicata a due cantastorie irriverenti: Lucio Dalla e Rino Gaetano.Due modi diversi di fare musica ma entrambi profondi osservatori e cantori dell'amore e della società, in questo montaggio, la trasmissione musicale di Simona Ercolani racconta la vita privata e professionale di due grandi interpreti italiani.
"Sergio Endrigo (Pola, 15 giugno 1933 – Roma, 7 settembre 2005) è stato un cantautore italiano. Ha vinto il Festival di Sanremo 1968 con "Canzone per te", è arrivato secondo nel 1969 con "Lontano dagli occhi" e terzo nel 1970 con "L'arca di Noè"; nel corso della sua carriera ha collaborato con poeti come Pier Paolo Pasolini, Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti e con musicisti come Toquinho e Luis Bacalov, con il quale ebbe poi un lungo confronto in sede giudiziaria per la paternità del motivo che Bacalov utilizzò per il tema del film "Il postino", del tutto simile alle note di "Nelle mie notti" una canzone scritta da Endrigo con Riccardo Del Turco nel 1974. La causa si è conclusa nel settembre del 2013 con il riconoscimento da parte di Bacalov della paternità musicale del brano ad Endrigo, Del Turco e al paroliere Paolo Margheri" (cfr. voce di Wikipedia). Segnaliamo a riguardo due articoli: il primo pubblicato sul portale quotidiano.net intitolato "Dopo 18 anni Sergio Endrigo vince l'Oscar per 'Il postino'" e il secondo pubblicato sul portale repubblica.it intitolato "Un Oscar postumo per Sergio Endrigo
le musiche del "Postino" erano anche sue". Per concludere segnaliamo una tesi di laurea in storia delle dottrine politiche intitolata "Politica, società e costume nelle canzoni di Sergio Endrico" e un ultimo articolo pubblicato su famigliacristiana.it intitolato "Vi racconto papà Sergio Endrigo", in cui Carla, la figlia di Sergio Endrico, offre un ritratto umano e artistico di questo maestro della canzone d’autore, scomparso nel 2005.
Cantacronache, la canzone di protesta e il Nuovo Canzoniere Italiano
"I "Cantacronache"sono un gruppo di artisti (musicisti e non) che narravano in parole e musica i problemi di un'Italia ancora in cerca di stabilità e di identità dopo la devastazione della guerra. Un sodalizio troppo presto interrotto per incomprensioni, da cui però scaturirono esperienze importanti come quella del Canzoniere Italiano promotore di un importante revival folklorico della canzone popolare e dello sviluppo della canzone politica negli anni Sessanta e inizi Settanta. Per la precisione correva l'anno 1957 quando alcuni poeti, uomini di lettere e musica, s'incontrarono per dare vita a quella felice, straordinaria stagione. Sì, uomini di lettere, oltre che di musica, perché la poesia può cantare e la canzone può poetare" (cfr. Sito comunista). Qui di seguito riportiamo degli articoli per chiarire meglio questi anni della canzone ribelle: il primo intitolato "Sanremo, quando i Cantacronache gli dichiararono guerra" di Mirco Dondi che fa riferimento al libro di Chiara Ferrari "Politica e protesta in musica. Da Cantacronache a Ivano Fossati", disponibile sul portale ilFattoquotidiano.it; il secondo intitolato "Cantacronache non solo canzonette", è un articolo scritto da Alberto Papuzzi e pubblicato sul portale la Stampa.it; infine un altro articolo pubblicato sul portale blogfoolk è intitolato "Cantacronache: 1958-62 canzone politica e protesta nell'Italia del boom economico".
In questa scheda sono presenti vari canti di cantacronache con relativi testi, accordi e risorse audio. I canti presenti fanno parte di due sezioni di diverso periodo storico: la prima comprende il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962), la seconda comprende invece il periodo che va dal centro sinistra all'autunno caldo (1963-1969). In particolare si segnalano alcuni canti dei cantacronache più conosciuti: "Tutti gli amori" di Franco Fortini, "la canzone triste" scritta da Italo Calvino e cantata da Michele Straniero e gli elenchi dei canti di Fausto Amodei e Paolo Pietrangeli che vanno fino alla canzone di protesta degli anni '80.
La canzone di protesta italiana
Questo articolo affronta la canzone politica che rientra nel periodo della “popular music”, ossia a partire grosso modo dalla metà degli anni '50, quando in Italia inizia a formarsi un polo produttivo industriale che comporterà la diffusione commerciale della musica all’interno di una società sempre più mediatica. Quindi analizza in particolare il ventennio 1957-1977. Ritenuto interessante è l'articolo che tratta della rivolta dello scrittore Italo Calvino alla musica di Sanremo intitolato "Italo Calvino cantautore Indie Pop"pubblicato sul portale Corrieredellasera.it.
Michele Luciano Straniero, nasce a Milano nel 1936, vive a lungo a Torino, fu allievo dei salesiani prima a Torino e poi a Chieri, esperienza che lo segnò profondamente e che fece maturare in lui per reazione una profonda avversione agli opportunismi di un certo cattolicesimo ufficiale, espressa lungo tutto il corso della vita sia in forma di satira feroce che di dolente ribellione esistenziale."Nel 1964 presentò al Festival dei Due Mondi di Spoleto dal Nuovo Canzoniere Italiano nello spettacolo "Bella ciao" la canzone "O Gorizia tu sia maledetta", suscitando l'ira dei benpensanti. Quando Michele Straniero e Fausto Amodei iniziarono a cantare "Gorizia" avvennero incidenti in sala; la destra cercò di impedire le rappresentazioni; Straniero, Leydi, Crivelli e Bosio furono denunciati per vilipendio delle forze armate. La battaglia di Gorizia (9-10 agosto 1916) costò, secondo dati ufficiali, la vita a 1.759 ufficiali e 50.000 soldati circa, di parte italiana; di parte austriaca a 862 ufficiali e 40.000 soldati circa. Fu uno dei più pazzeschi massacri di una guerra tutta pazzesca. "O Gorizia tu sei maledetta" è una canzone nella guerra, che da sempre fa parte della tradizione anarchica e antimilitarista. Si dice che chi veniva sorpreso a cantare questa canzone durante la guerra era accusato di disfattismo e poteva essere fucilato. La versione originale venne raccolta da Cesare Bermani, a Novara, da un testimone che affermò di averla ascoltata dai fanti che conquistarono Gorizia il 10 agosto 1916" (cfr. Antiwar Songs).
In questa scheda si segnala un libro intitolato: "Una storia cantata, 1962-1997: trentacinque anni di attività del Nuovo Canzoniere italiano, scritto da uno dei più grandi storici orali del mondo, Cesare Bermani." Il Nuovo Canzoniere Italiano è il nome di un gruppo di artisti e studiosi che a partire dal 1962 a Milano diedero vita a una rivista e a un gruppo musicale, raccogliendo in parte l'eredità del gruppo torinese di Cantacronache dalla cui esperienza provenivano Fausto Amodei e Michele Luciano Straniero. I diversi ricercatori, musicisti e intellettuali, sia attraverso la stessa rivista che con numerosi spettacoli e pubblicazioni discografiche, si proponevano l'obiettivo di riscoprire e riproporre la ricca tradizione del canto sociale italiano, che negli anni del boom economico stava rischiando di scomparire"(cfr. voce di Wikipedia).
Beat generation e Rock Progressivo
"Gli Area - International Popular Group, o più comunemente Area, sono un gruppo musicale italiano attivo dal 1972. L'obiettivo dichiarato del gruppo è il superamento dell'individualismo artistico per creare una "musica totale, di fusione e internazionalità". Per raggiungere questo scopo gli Area hanno creato un'originale fusione di differenti generi musicali, dal rock progressivo più aperto alle influenze del free jazz alla musica elettronica, dalla musica etnica alla sperimentazione, con costanti riferimenti all' impegno politico" (cfr. voce di Wikipedia)." La prima formazione del gruppo comprendeva l'estro artistico e vocale di Demetrio Stratos, il flautista Victor Edouard Busniello, il batterista Giulio Capiozzo, il bassista Yan Patrick Erard Djivas, il pianista Patrizio Fariselli ed il chitarrista Giampaolo Tofani. In seguito, Patrick Djivas deciderà di entrare a far parte della Premiata Forneria Marconi (PFM) venendo così rimpiazzato da Ares Tavolazzi. Assieme a lui lasciò anche Busniello che decise di prendere una propria strada. Agli artisti rimasti si unirà anche Gianni Sassi , il più grande ideatore di progetti culturali di quel periodo, con il compito di scrivere i testi e di curare l'immagine del gruppo". Si segnala infine il video "Youtube" contenete l'intero album Crac! (1975).
Il Balletto di Bronzo è il nome di un gruppo musicale napoletano di rock progressivo italiano, nato alla fine degli anni sessanta. Nel 1967 si formano a Napoli i Battitori Selvaggi, gruppo fondato da Raffaele Cascone, futuro DJ di Per voi giovani e amico di Edoardo Bennato (a cui quest'ultimo dedicherà Venderò). Il gruppo è costituito, oltre che da Cascone (chitarra), da Michele Cupaiolo (basso), da Marco Cecioni (voce) e da Giancarlo Stinga (batteria). Cascone lascia poco dopo, e il gruppo ingaggia il chitarrista Lino Ajello, proveniente dai Volti di Pietra, altro gruppo partenopeo, e decide di cambiare nome ispirandosi al quadro Bronze ballet, dipinto nel 1940 da Edward Wadsworth e conservato alla Tate Gallery di Londra. Con questa formazione il Balletto di Bronzo riesce ad avere un contratto con la ARC, per la quale pubblica nel 1969 il 45 giri Neve Calda, ancora influenzato dal beat ma con una sonorità che tende al rock duro. L'anno successivo viene pubblicato dalla RCA il primo album, Sirio 2222 (cfr. voce di Wikipedia). Si segnala di seguito il video "Youtube" contenete l'intero album: " Il re del castello".
Banco del Mutuo Soccorso (BMS)
Il sito è interamente dedicato al gruppo."Il Banco del Mutuo Soccorso, o semplicemente Banco, è un gruppo rock di Roma fondato nel 1969 e tuttora in attività. Insieme alla Premiata Forneria Marconi, gli Area e a Le Orme è l'esempio più rappresentativo e noto, anche all'estero, di rock progressivo italiano"(cfr.voce di Wikipedia).Si segnalano inoltre: il video "Banco del Mutuo Soccorso, 40anni dopo" pubblicato su Rai.tv in occasione del 40° anniversario dall'uscita del loro primo disco omonimo; e due interviste fatte a Francesco di Giacomo, voce tenorile del gruppo:la prima è un articolo intitolato "Il vecchio Banco fa 40 anni prog(Di Giacomo si togli i sassolini)" pubblicato sul portale "la Stampa.it", la seconda è invece un video intervista intitolata "Francesco di Giacomo, Banco del Mutuo Soccorso" fatta al concerto del Primo Maggio 2013 a Roma San Giovanni e pubblicata su "Youtube" da Canale 25.
I Baricento o il Baricentro sono un gruppo originario di Bari; i suoi componenti sono: Francesco Boccuzzi (tastiere, chitarra, percussioni), Vanni Boccuzzi (tastiere, percussioni), Tonio Napolitano (basso, percussioni) e Piero Mangini (batteria, percussioni). I Baricentro nacquero dagli ex membri del gruppo Festa Mobile, dopo aver pubblicato due album per conto della EMI nel 1976 e 1978, il gruppo si sciolse. Il gruppo si riformò come trio della vita, per poco tempo, nel 1983 producendo il singolo Tittle tattle (cfr. voce di Wikipedia).
"Cinque amici per la pelle: Livio, Tonino, Paolo, Jerry e Ricky (discografia e audio da solista). Nati in diverse regioni italiane e anche di estrazioni diverse ma abitanti a Milano fra le zone di San Siro e Giambellino. Uniti tutti dalla passione per la musica, non da un semplice hobby; la musica vive nel loro sangue da sempre. Erano i primi anni '60, anni importanti anche per la musica leggera del nostro paese, divisa come era tra la più classica tradizione della melodia all'italiana e le nuove eccitanti canzoni che arrivavano dall'estero e scatenavano soprattutto la fantasia dei giovani. I cinque amici, scoprirono presto la comune passione per la musica e decisero subito di farne un mestiere che potesse conciliare divertimento e lavoro, sogno e realtà" (cfr. Biografia). All'interno del sito si segnalano inoltre la discografia e i video trasmessi dai media considerati di particolare importanza. Infine riportiamo l' intervista del sito Maggie's Farm fatta al gruppo.
I complessi beat che sono censiti nel sito sono oltre 1500. L'elenco proviene da diverse fonti ed è stato progressivamente integrato nel corso degli anni con oltre 150 altri nomi segnalati direttamente al sito. L'elenco non è probabilmente completo ma dovrebbe ormai comprendere la maggioranza dei complessi che hanno suonato professionalmente, quindi almeno a livello di serate e concerti con contratto; qui di seguito sono riportati i testi dei singoli brani beat. "La grande diffusione di complessi amatoriali o semi-professionali negli anni '60 fu anche all'origine della proliferazione di concorsi e gare tra complessi, organizzate in teatri da sponsor di vario tipo (in prima fila la ditta Davoli di Parma, che vendeva strumenti musicali ed era ovviamente interessata al fenomeno). I finalisti potevano accedere a manifestazioni e festival ufficiali o vincere la pubblicazione di un disco" (cfr. Musica e Memoria).
In questa scheda sono riportati diversi video dei Corvi, essi si formano a Parma nel 1965, iniziano ad esibirsi in vari locali dell’Emilia proponendo cover di gruppi inglesi ed americani. In soli pochi anni di attivita’ si sono inseriti di diritto tra i migliori di tutto il Beat italiano, insieme a Equipe 84, Nomadi e pochi altri. La loro musica spazia tra beat, psichedelica e un inizio di hard rock. Il loro successo iniziò nel 1965, quando grazie a conoscenze riuscirono a partecipare al concorso per esordienti chiamato "Rapallo Davoli", dove tra centinaia di gruppi provenienti da tutta Italia, riuscirono ad ottenere il secondo posto.
Il sito è interamente dedicanto al gruppo Beat di Padova, i Delfini. "Tante possono essere le interpretazioni che oggi, a distanza di oltre trenta anni, si possono dare alla paternità della nascita di uno dei fermenti musicali piu' rivoluzionari della storia della musica; un fenomeno che fu pari, o forse in definitiva e per certi versi addirittura superiore, alla rivoluzione musicale che alla fine degli anni cinquanta porto' alla fragorosa scoperta dei rock'n'roll lo sbocciare dei movimento beat. Infatti, se il rock'n'roll era stato la rivoluzione musicale dei 'teen agers' di quel periodo, il movimento beat lo fu in misura superiore per il semplice fatto che, ad un nuovissimo e dissacrante modo di 'far musica', si unissero dei testi nelle canzoni che rappresentarono la insoddisfazione giovanile di quel periodo" (cfr.la Storia). Di seguito si segnalano: il video "I Delfini-Stasera Sono Solo" (estrapolato dalla trasmissione Rai Tv "Andiamoci piano" del 1966 con Enrico Simonetti e Isabella Biagini) e due interviste; la prima rilasciata nel 2004 da Franco Capovilla-I Delfini(da "Beati voi"), il chitarrista e il leader dei Delfini. L'intervista completa e le foto, assieme a quelle di molti altri personaggi del mondo beat (Kings, Equipe 84, Camaleonti, Jaguars, New Dada, Moschettieri, Trip, Showmen, Califfi, Bounty Killers, Giganti, Uragani, Barrittas, Frenetici, Mnogaja Leta Quartet ...) è presente nel libro "Beati voi - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60" (Vol.1 - 2007), reperibile esclusivamente contattando la Beat Boutique 67; la seconda intervista é riportata sul portale "Distorsioni rock ed altri suoni" è intitolalata "I Delfini- c'è un posto migliore per noi: intervista con Sergio Magri", chitarrista e sassofonista del gruppo.
"Lallo e Pietruccio si conoscevano fin da piccoli, abitavano in pratica l'uno di fronte all'altro, avevano trascorso l'adolescenza insieme inseriti in una banda di ragazzini che vivevano nel loro stesso quartiere. Lallo si affacciava al mondo del lavoro e quando poteva cantava: lui sì aveva una bella voce. Pietruccio in una “sfortunata” combinazione vinse una borsa di studio che lo costrinse a trasferirsi in un collegio di Pavia dove ci rimase per ben cinque anni, dopo di che fece una lunga serie di lavori noiosi.Tornato a Milano si ritrovò con Lallo che, dopo aver fatto il militare, era già entrato nel mondo del lavoro. La passione per il canto però era più forte di lui, anzi aveva trovato un amico con il quale “faceva musica”. Pepe abitava non molto distante dal loro quartiere, aveva molta passione per la musica, iniziò studiando il clarinetto che ben presto sostituì con la chitarra classica avvalendosi di un insegnante di prestigio il maestro Miguel Abloniz.La musica classica però non faceva al caso suo, era più attratto da quella moderna. Avendo innata una buona musicalità, ben presto diventò un ottima “chitarra ritmica”. Quando finalmente sentirono le prime note di “Love me do” ebbero una folgorazione. La musica, il modo di suonare, le invenzioni vocali, il suono delle chitarre, gli arrangiamenti contribuirono a generare in loro una grande emozione:avevano ascoltato i Beatles. Da quel giorno Iniziarono a studiare e a cercare di capire la musica dei Beatles, inserendo nel proprio repertorio le loro canzoni, che riscuotevano tra i giovani un enorme successo" (cfr.Biografia). Qui di seguito riportiamo due articoli pubblicati sul "Corriere della sera.it" il 16/04/1997 il primo, intitolato"Dik Dik: torniamo a sognare, ma non la California" e il secondo pubblicato sul portale "Gazzetta di Modena.gelocal.it" il 29/09/2012, intitolato "Dik Dik: quell'epopea cambiò le nostre vite".
Nel 1963 nasce a Modena il più importante gruppo della musica beat: Equipe 84 (il sito segnalato è completamente dedicato alla musica progressiva italiana negli anni '70, al suo interno, nella sezione artisti, va ricercato Equipe 84 per avere tutte le informazioni riguardo il gruppo). Il quartetto modenese fu per i giovani italiani la risposta nostrana ai Beatles, l'Equipe ebbe una lunga serie di singoli di successo tra il 1966 e il 1969 con alcuni classici come Io ho in mente te, Auschwitz, Bang bang, 29 settembre (uscita anche in versione inglese in USA e Inghilterra), Un angelo blu, Tutta mia la città. Il primo periodo di crisi arrivò nel 1970 con l'abbandono di Franco Ceccarelli ( qui segnaliamo: il video "Addio a Franco Ceccarelli, fondatore dell'Equipe 84" pubblicato sul sito la Repubblica.it e l' articolo "Musica, è morto Franco Ceccarelli dell' Equipe 84" pubblicato sul quotidiano online indipendente "Lettera43" che trattano entrambi della morte di Franco Ceccarelli) e l'arresto del batterista Alfio Cantarella per possesso di droga, quest'ultimo fu sostituito per un breve periodo e su un solo 45 giri dal batterista dei Rokes, Mike Shepstone; più tardi, con l'aiuto di un altro batterista esterno, Franz Di Cioccio (dei Quelli, poi Premiata Forneria Marconi), realizzarono quello che viene considerato il loro album più progressivo.
I Garybaldi furono un gruppo musicale genovese degli anni settanta, di genere rock-blues con elementi progressive. Il leader del gruppo, nonché cantante e chitarrista, era Bambi Fossati. I membri dei Garybaldi hanno dato vita ad altre formazioni correlate, quali I Gleemen, Acustico Mediterraneo e Bambibanda & melodie (cfr. voce di Wikipedia). Di seguito si segnala il video intitolato " Garybaldi-note perdute" pubblicato su "Youtube" contenente un estratto del documentario sul gruppo rock "Garybaldi" contenuto nel loro cd "note perdute".
"Corre il 1964 quando Sergio Papes " Enrico Maria "(segnaliamo all'interno del sito questi due articoli) alla batteria, Giacomo Di Martino (Mino) alla chitarra e suo fratello Sergio al basso, allora ventenni, fondano il gruppo musicale "I Giganti". Dopo un'esperienza musicale stravagante e scanzonata con il gruppo I Califfi di Clem Sacco e Guidone e i suoi amici, Papes e Mino decidono di dare un'impronta musicale innovativa alla loro vita artistica. Siamo al crepuscolo di un'epoca spensierata quando si avvertono i primi segnali di un radicale cambiamento nel costume e nel pensiero di milioni di persone. Il movimento studentesco di Berkley, la crisi cubana, il rifiuto della guerra del Vietnam innescano una spirale di contestazione giovanile che, intrecciando elementi politici a tematiche sociali, stravolgerà il conformismo delle famiglie, al di là e al di qua dell'Atlantico.La musica respira quest'aria, se ne nutre, sviluppa toni sfacciatamente politici e diviene il catalizzatore della protesta. I Giganti accolgono il vento di novità che arriva dagli States, scrivono testi dallo stile beat come "La bomba atomica", prima canzone antinucleare, "Giorni di festa", "Il castello di Samuele". Alcuni di questi brani resteranno solo dei provini. Solo più tardi saranno riscoperti dalla Ri -Fi Records e raccolti in un LP dal titolo "Mille idee dei Giganti", contenente brani assolutamente inediti del gruppo (discografia completa)"( cfr.Biografia). Di seguito segnaliamo due articoli: il primo è un ritaglio d'articolo intitolato "Anno '67, quando il Rock sconvolse il Festival" pubblicato su Repubblica e riportatoall'interno del sito uffuciale dei Giganti, il secondo invece intitolato "Addio alla voce dei Giganti", è stato pubblicato sul portale "il corriere della sera.it" e tratta della morte della "voce" dei Giganti, Sergio De Martino.
La linea verde, la linea gialla e la linea rossa
"Alla fine degli anni ‘60 i fermenti che maturano nel mondo dei giovani, assieme alle preoccupazioni per l'industrializzazione selvaggia e per la salvaguardia della natura, si riflettono anche sul mondo della allora florida industria della musica italiana, che quindi cerca di inglobare questi fermenti, trasformandoli naturalmente in opportunità commerciali. Uno dei promotori di questa operazione fu il famoso paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol, che peraltro era sinceramente interessato a quelle tematiche che ancora non si chiamavano "ecologia".Su impulso di Mogol i discografici più attenti pensarono quindi di raggruppare i cantanti di quest’area, e di presentarli alla radio (allora canale principale, quasi unico, di promozione) come la cosiddetta linea verde, canzoni vagamente di protesta che volevano proporsi come il prodotto giusto per i giovani che sentivano il bisogno di essere "contro", su tematiche che però tutti quanti più o meno condividevano. Le canzoni della linea verde, verde come l'età ma anche come il colore della natura, il simbolo dell'ecologia e più tardi dei partiti verdi, avevano tematiche di tipo ecologico, o parlavano di libertà, e quindi non soltanto d'amore.Il problema era trovare qualcuno che facesse il controcanto, quindi partecipasse alla linea contrapposta, la linea gialla e disimpegnata (gialla probabilmente in assonanza alla trasmissione "Bandiera gialla"); nessuno voleva farlo, ovviamente, anche se interpretavano canzoni sentimentali e tradizionali come Al Bano o Mino Reitano, non volevano farsi etichettare come "superati" o "superficiali". Tutti, tranne un cantante particolarmente coraggioso e convinto delle sue idee, si trattava ovviamente di Adriano Celentano, solito bastian contrario non si fece problemi a lanciare canzoni contro i capelloni e il movimento Beat. Ma nel momento del maggiore successo della linea verde, prima che venisse messa in crisi dalla realtà, ci fu un tentativo di risposta, diciamo, più a sinistra. Era l’ormai dimenticato movimento della linea rossa, rossa ovviamente come il colore del partito politico che sosteneva questa idea, l'allora importante Partito Comunista Italiano. Erano cantanti che si riconoscevano nella sinistra istituzionale e costituzionale ma non governativa (al governo di centro-sinistra dell’epoca erano infatti presenti i socialisti), che tentarono quindi di arrivare al grande pubblico con canzoni accattivanti nella forma, ma con tematiche ovviamente più decise di quelle della linea verde" (cfr.Musica e Memoria).Infine segnaliamo alcune testimonianze, riprese dalla rivista "Giovani"del 1967, che trattano del dibattito sui nuovi temi che la canzone poteva veicolare, un dibattito che ruotava quidi attorno alle famose "linee".
"Nascono a Genova nel 1966 e subito qui arrivano due diverse versioni: una è quella che li vede come trasformazione di un gruppo esistente chiamato "Trolls" (indicata in alcuni dei loro singoli) e l’altra è che i New Trolls si riunirono come una specie di supergruppo, dopo un articolo apparso su di un giornale ligure, in cui venivano indicati come i migliori musicisti della scena locale. Quest’ultima è la piu’ attendibile.Il successo arriva nel ‘67 con il primo singolo "Sensazioni". Brano importantissimo nel panorama musicale italiano, perché senza ricorre a cover saranno tra i primissimi a proporre un suono italiano dai risvolti psichedelici. Il 1968 li vedrà al disco per l’estate con "Visioni", altro grande brano rivolto riveduto e corretto con occhi italiani al grande Hendrix" (cfr. Sezione musica). Si segnala qui la discografia.
"Il nome Nomadi fu scelto un po' per caso ma forse anche un po' per destino: la loro attività tocca capillarmente numerose località d'Italia ed è scandita da 90 concerti all'anno con una media annuale di 1.000.000 di spettatori. È il 1963 tra Reggio Emilia e Modena, come in tante altre zone dell'Italia del dopo-boom, nascono, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra. Tra questi anche i Nomadi. I Nomadi, la band più longeva del panorama musicale italiano, vengono fondati nel 1963, da Beppe Carletti e Augusto Daolio (cfr. la Storia). Qui segnaliamo la discografia degli anni '60, molte di queste canzoni sono state composte da Francesco Guccini.
Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano nato a Venezia nel 1967 come gruppo beat. "Convenzionalmente rappresenta con la Premiata Forneria Marconi e il Banco del Mutuo Soccorso la punta di diamante del progressive italiano, nonché uno dei gruppi che ha goduto maggiore visibilità all'estero. Negli ultimi anni il gruppo ha partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne mondiali del genere" (cfr. voce di Wikipedia). Si segnala un video "Youtube": Le Orme - Smogmagica (Album 1975).
Il sito è interamente dedicato al gruppo."Gli Osanna sono un gruppo rock progressivo italiano, formato a Napoli agli inizi degli anni settanta per iniziativa del gruppo Città Frontale e del fiatista Elio D'Anna. Il gruppo è stato tra le prime band rock a proporre concerti dal vivo con trucco e costumi di scena. Le loro esibizioni erano sostenute anche da coreografie create attraverso la teatralità della tradizione mediterranea con richiami alla Commedia dell'arte" (Cfr. voce di Wikipedia). Di seguito segnaliamo il video "Youtube" in cui è possibile ascoltare un loro brano del 1971 intitolato "L'Uomo".
"Patty Pravo (discografia,videografia), nome d'arte di Nicoletta Strambelli, arrivò a Roma sedicenne, nel momento nascente del beat, a metà degli anni '60, non tardò molto a emergere tra i frequentatori del locale alla moda dell'epoca, il Piper Club. Secondo Eddie Ponti uno dei primi presentatori del Piper Club e personaggio di spicco del panorama musicale e poi radiofonico, in una testimonianza per la rivista Nuovo Saundo (1975), Crocetta aveva notato la ragazza e le aveva proposto di partecipare ad un gruppo beat tutto al femminile, con Penny Brown (altra storica assidua frequentatrice del locale romano) e altre due ragazze romane. Da nessuna parte è riportato il nome di questo gruppo, che probabilmente si formava solo sul mitico palco del Piper. In questo gruppo Patty suonava la chitarra e cantava con la sua particolare voce profonda, e divenne celebre nel giro delle notte romane, conquistando il primo contratto discografico, con l'aiuto e la collaborazione di Arbore e Boncompagni. In ogni caso la nuova cantante era per tutti soprattutto "la ragazza del Piper", come indicato in evidenza sulla copertina del disco, un titolo che aveva conquistato spodestando da questo ruolo Caterina Caselli (si segnala il video rai "Caterina Caselli-Una vita in musica")che, per un breve periodo, ne era stata anch'essa "insignita", e che pubblicò nel '65 un singolo dal titolo appunto La ragazza del Piper, con il suo gruppo Gli Amici"(cfr.Musica e Memoria).
"Nei libri sugli anni '60 e nelle molte pagine web dedicate allo storico locale di Crocetta e Bornigia, il Piper Club viene spesso definito "balera", "locale da ballo" o analoghe definizioni. In realtà è stato molto di più, il simbolo di un passaggio d'epoca, un punto di aggregazione, un brand particolarmente riuscito da associare a tutto quanto poteva significare "giovane", "nuovo", "divertente", una pista di lancio per nuovi talenti nell'Italia dinamica dei secondi anni '60, e anche un mezzo per l'affermazione della nuova musica, e non solo di quella commerciale. Nel 1995 il mitico Piper club compiva 30anni, per l'occasione i gestori del Piper, ancora in piena attività avevano curato una specie di giornale gratuito, distribuita nel locale e dintorni" (cfr. Musica e Memoria).
Premiata Forneria Marconi (PFM)
Il sito è interamente dedicato al gruppo."La Premiata Forneria Marconi, nota anche come PFM, è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità negli anni settanta, sia in Italia sia a livello internazionale (in Gran Bretagna, nel Nord America, ma anche in Giappone). Tra i gruppi italiani progressive di quel periodo (Banco del Mutuo Soccorso, Stormy Six, Osanna, Acqua Fragile, The Trip, Goblin, Area, Perigeo, Le Orme, Opus Avantra, New Trolls), è stato, insieme anche agli Area, uno dei pochi gruppi italiani ad avere successo dentro e fuori i confini nazionali. È stato inoltre l'unico gruppo italiano ad entrare nella classifica top 100 della celebre rivista statunitense Billboard. Musicalmente imparentata con gruppi come i Genesis, la parte progressive dei Pink Floyd o i primi King Crimson e Gentle Giant. Inoltre ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti tecniche dei suoi componenti" (cfr. voce di Wikipedia). Si segnala infine il video "Youtube": Premiata Forneria Marconi PFM - Storia di un minuto 1972 Full Album.
Quella Vecchia Locanda è un gruppo musicale romano che si forma a Monteverde nei primi anni settanta e che suona un rock progressivo a tratti sinfonico. I componenti della band inizialmente sono Giorgio Giorgi alla voce e al flauto, Raimondo Cocco alla chitarra e al clarinetto, Patrick Traina alla batteria, Romualdo Coletta al basso, Donald Lax al violino, Massimo Roselli alle tastiere e Carlo Mariani al piano (che lascia poco dopo), tutti con preparazione musicale classica e grande amore per i compositori barocchi, in particolare Vivaldi, Bach e Brahms. Il nome fantasioso derivava dal fatto che agli inizi la band si riuniva per provare in una ex locanda abbandonata. Il primo periodo di attività del gruppo, che va dall'inizio del 1970 fino alla metà del 1972, è occupato da una intensa attività dal vivo riscuotendo un discreto successo. Nel 1972 viene pubblicato l'omonimo album (è qui sagnalato il video "Youtube") d'esordio del gruppo. Il disco è un concept album dalla splendida copertina, che presenta una linea musicale melodica, con frequenti passaggi sinfonici a sottolineare le atmosfere sognanti e fiabesche dei testi a tema, e qualche passaggio più serrato in stile hard prog (cfr. voce di Wikipedia).
Storia del Rock Progressivo italiano
"Verso la fine degli anni '60, quando il beat aveva ormai esaurito la sua vena innovativa, vennero alla ribalta altre esperienze musicali come i vari revival e la psichedelia. In Europa, a differenza di ciò che accadde negli States che non vantano una tradizione musicale classica di una certa consistenza, l'interesse dei nuovi musicisti trovò modo di esprimersi anche attraverso la rivalutazione/rivisitazione del patrimonio sonoro sinfonico. La musica rock degli inizi fu espressione artistica quasi esclusivamente veicolata da ragazzi ribelli, fantasiosi, creativi (gruppi progressivi italiani) che però non possedevano grandi conoscenze musicali né culturali. Solo in seguito i giovani del ceto medio, provenienti dai college e dalle università e quindi con una cultura decisamente più elevata, iniziarono ad occuparsi della musica rock. Nel vecchio continente, in particolare in Inghilterra, essi inserirono nelle proprie composizioni inedite forme di raffinatezza dovute in particolar modo alla loro discreta conoscenza della musica colta e del teatro. Venne così a crearsi una nuova miscela di suoni nella quale riuscivano a convivere in piena armonia l'innato istinto selvaggio tipico del rock delle origini, il jazz, il blues, il folk, la musica sinfonica, il tutto impreziosito da raffinati e complessi arrangiamenti; era nato il rock progressivo" (cfr. voce di Wikipedia).
Storia documentata e illustrata del movimento beat e della nascita della Contestazione
Melchiorre Gerbino é stato il leader della Contestazione, direttore di Mondo Beat, tra il 1966 e il 1967 a Milano.
I testi riportati su questo portale provengono dalla rivista Mondo Beat, degli articoli che vi sono stati riprodotti non si è potuta fare copia anastatica di tutti, perchè in quotidiani e riviste un articolo che comincia in una pagina spesso continua in un’altra, talvolta con pubblicità all’interno delle colonne. Inoltre di alcuni articoli, per renderli leggibili, si è dovuta ricostruire una parte, a volte addirittura trascrivere tutto il testo, comunque i testi degli articoli sono integrali, senza nessuna variazione. Delle foto, invece, si è fatta una selezione, per non appesantire questa edizione. In questo contesto sorge la Tendopoli di Mondo Beat e s’innesca la miccia della rivoluzione sessuale in Italia, in questo articolo traspare la libertà, la spensieratezza dei giovani in particolare delle ragazze di Mondo Beat che avrebbe angosciato le vecchiette della Santa Sede.
"The Trip è stato un gruppo musicale di rock progressivo anglo-italiano dei primi anni settanta. Pur meno famosi di gruppi come Premiata Forneria Marconi o Banco del Mutuo Soccorso, la band ha riscosso consensi di critica e pubblico, anche grazie al virtuosismo del tastierista Joe Vescovi" (voce di Wikipedia). Si segnalano di seguito un' intervista fatta appunto a Joe Vescovi, considerato il leader del gruppo, intitolata " Joe Vescovi: “Ritorna Atlantide dei Trip come non l'avete mai sentito, nel ricordo di Wegg Andersen" , pubblicata sul sito "Il trillo del diavolo"; e la puntata della trasmissione radiofonica "Sirio6070" del 24/03/2010, riproposta su "Youtube", integrale nelle prime due parti e con un estratto della terza, dove sono state omesse solo alcune note finali, in cui in una intervista Joe Vescovi racconta I Trip: "SIRIO 6070: Joe Vescovi racconta THE TRIP (24/03/2010) - Parte 1 di 3", "SIRIO 6070: Joe Vescovi racconta THE TRIP (24/03/2010) - Parte 2 di 3", "SIRIO 6070: Joe Vescovi racconta THE TRIP (24/03/2010) - Parte 3di 3".
Il Volo è un gruppo musicale italiano degli anni settanta. Fondato nel 1974 su iniziativa di Mogol e della Numero Uno come evoluzione della Formula 3, era composto da Alberto Radius e Mario Lavezzi alle chitarre e voce, Vince Tempera e Gabriele Lorenzi alle tastiere, Bob Callero al basso e Gianni Dall'Aglio alla batteria. I Componenti del gruppo erano musicisti affermati provenienti da formazioni di rilievo, come i Formula 3 (Alberto Radius e Gabriele Lorenzi), i Camaleonti e Flora Fauna Cemento (Mario Lavezzi), gli Osage Tribe di Franco Battiato e i Duello Madre (Bob Callero). L'intenzione della Numero Uno era quella di disporre del gruppo anche per album di altri artisti, come avvenne per TIR di Loredana Berté. Il Volo collaborò con Battisti negli album Anima Latina del 1974 - in particolare con il contributi di Callero e Dall'Aglio-, e Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera del 1975, però, forse anche per il deteriorarsi dei rapporti tra Radius e Mogol, il risultato venne considerato insoddisfacente e la formazione venne cambiata, mantenendo però la registrazione originale con gli elementi de Il Volo del brano "Io ti venderei". Il gruppo produsse due dischi con musiche proprie e testi di Mogol, nel 1974 e nel 1975, e quest'ultimo, con il titolo di Essere o non essere? Essere! Essere! Essere! è considerato uno dei capolavori del progressive italiano (cfr. voce di Wikipedia).
La RAI-le radio private
Anni 60/70: radio libere, trasmissioni tv riviste e quotidiani
"Nel periodo che va dai primi anni ’60 fino alla metà degli anni ’70 esercitarono un ruolo rilevante anche alcune trasmissioni radiofoniche e televisive, alcune riviste a tiratura nazionale e poi qualche discografico, dj, case editrici e quotidiani legati al “movimento”. Si tratta di un segmento importante della vita socio-culturale del nostro paese, proprio perché favorirà processi, squisitamente sociali, di “formazione identitaria”, in senso anticonformista, progressista e successivamente – almeno per alcuni – antagonista"(Cfr.Anni 60/70: radio libere, trasmissioni tv riviste e quotidiani)."Nel luglio 1966 parte il nuovo programma radiofonico di Renzo Arbore, Per voi giovani. Una testata quanto mai profetica, visto che, tre anni dopo, il suo primo programma televisivo si chiamerà Speciale per voi. Senza contare il ritorno, nel 2005, dopo tanti anni di assenza Tv, con Speciale per me. Dunque, un titolo scaramantico, che Arbore si porta dietro felicemente da quarant'anni"( Cfr. Al manacco 4 luglio). Nel 1971 parte invece Supersonic, nato come programma di copertura per il periodo estivo, riscosse un successo imprevisto che ne fece uno degli appuntamenti musicali di punta nella radiofonia italiana degli anni Settanta. In onda originariamente tutte le sere, tranne il sabato e il lunedì, alle 20.10, si caratterizzò per il ritmo serrato e scelte che includevano dischi underground, sia di produzione italiana che straniera.
"Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo è una manifestazione musicale che ha luogo ogni anno a Sanremo in Italia. Rappresenta uno dei maggiori eventi mediatici italiani, trasmesso in diretta sia dalla televisione che dalla radio" (Cfr. voce di Wikipedia). "Nei primi quattro anni il Festival, ideato nel 1951 dall'industriale Pier Busseti, gestore del Casinò di Sanremo, che coinvolse nell'organizzazione anche la Rai, venne trasmesso alla radio. Erano gli anni in cui imperava la conduzione inconfondibile di Nunzio Filogamo e le romantiche note scandite dalle suadenti voci di Nilla Pizzi, Achille Togliani, Carla Boni, Teddy Reno, Gino Latilla ed altri celebri artisti. Dal 1955 la manifestazione approda in televisione, ottenendo uno straordinario successo di pubblico. Gli anni '60 rappresentano il periodo più florido della storia del Festival; in un'epoca di forte espansione economica anche il mercato discografico è in notevole crescita e la manifestazione sanremese non può che beneficiarne. Tantissimi i giovani emergenti ed i talenti che si affermano sul palcoscenico del Festival: da Adriano Celentano a Little Tony (con la travolgente 24.000 baci)" (Cfr.Il festival di Sanremo, la storia).
Le prime radio libere in Italia
"Dalla metà degli anni '60 stava montando nei giovani in tutta Europa una voglia di radio, intesa come sorgente di intrattenimento, musica e anche informazione non controllata. Nel paese europeo leader allora nei costumi, la Gran Bretagna, questa voglia era stata soddisfatta dalle cosiddette radio pirata off-shore (Radio Caroline, Radio Veronica) e così avveniva in altri paesi del Nord Europa. In Italia una prima risposta veniva data dalla stessa emittente statale, la RAI, con trasmissioni come Bandiera Gialla, Per voi giovani, Alto gradimento, Hit-Parade, Supersonic, popoff. Come peraltro avveniva in UK da parte della BBC con le storiche trasmissioni musicali Ready Steady Go!, Saturday Club o Top of the Pops. Come raccontato diffusamente su questo sito in Radio pirata, radio libere, radio private, all'inizio degli anni '70 si creavano le condizioni per la radiofonia privata nei principali paesi europei, con l'Italia in prima fila per numero di emittenti e numero di ascoltatori.Già dal 1974 l'attacco al monopolio in Italia era nell'aria e numerosi operatori si stavano preparando a sfidare la legge e ad incunearsi nelle sua contraddizioni (vedi Elenco delle radio libere: La situazione normativa). La prima in assoluto ad iniziare le trasmissioni è stata Radio Parma (fondata ufficialmente il primo gennaio 1975 da Virgilio Menozzi, direttore responsabile Carlo Drapkind, inizio delle trasmissioni 1/1/1975), seguita da Radio Milano Internetional (marzo 1975) e Radio Roma (16 giugno 1975)"(Cfr.Le prime radio libere in Italia).
I programmi radiofonici che diffusero il pop
"Nei primi anni '70, per tutti coloro che seguivano la musica, la radio era un punto di riferimento obbligato. In particolare, vi erano alcune trasmissioni all'interno delle quali era possibile ascoltare, magari inframmezzate da esemplari di musica veramente leggera, canzoni o brani di musica pop. Ricostruiamo quindi di seguito un elenco di quei programmi che trasmettevano, a vario grado, dischi di musica "giovane". Non abbiamo citato quelle trasmissioni come "Voi ed io" o "Buon Pomeriggio", da cui ogni interesse specifico per il rock progressivo era praticamente assente, e quindi la messa in onda di musica pop vi risultava assolutamente marginale, incidentale. Non abbiamo citato, infine, il collegamento, intorno alla mezzanotte, con il Quinto Canale della Filodiffusione, perché in quella sede la messa in onda dischi pop era veramente aleatoria: un vero peccato, perché venivano trasmesse integralmente intere facciate di LP, senza alcuna interruzione o sovrapposizione da parte dei presentatori" (Cfr. Canzoni alla radio).
"Al tempo della radiotelevisione monopolista esisteva una commissione di controllo sui programmi, e quindi anche sulle canzoni da trasmettere. Non che non ci sia anche ora, sia alla RAI sia alle private, ma dei testi delle canzoni non si occupa quasi più, è completamente focalizzata sul cinema. Naturalmente non si chiamava "commissione di censura", perché uscivamo da poco dal regime fascista, e il ricordo della censura vera e propria era fresco, ma "commissione di ascolto" preventivo e di controllo sui testi, che dovevano essere adatti al pubblico della radio, che poteva essere composto da chiunque, quindi anche da bambini (di solito è sempre questo l'argomento a supporto delle commissioni di controllo, specie se l'argomento poco adatto ha attinenza con il sesso). A parte i temi che avevano a che fare con la sfera sessuale, la commissione teneva sotto osservazione canzoni che parlavano di politica, in modo non conforme alla linea ufficiale (ma in realtà, per non sbagliare, in qualsiasi modo), o che potevano infrangere le molte leggi di vilipendio, allora in vigore ed osservate, oggi semplicemente disattese, quindi testi che parlavano in modo non rispettoso della patria, della religione e della chiesa ufficiale (era ancora in vigore il concordato del 1929) del presidente della repubblica e delle altre alte cariche dello stato, della magistratura, della polizia e dell'ordine costituito in genere. Addirittura teneva conto anche del presunto valore artistico, nel senso della conformità del testo e del modo di cantare alla tradizione italiana del bel canto" (Cfr. La Rai e le canzoni "oscurate").
Riviste musicali
"Nacque nel 1968 dalla fusione di due tra le più importanti riviste musicali del periodo beat: Ciao amici e Big. Per un anno il nome della nuova rivista fu Ciao Big, cambiato poi nel 1969 in quello più noto. La periodicità era settimanale; la sede fu per il primo anno in via di Santa Costanza n. 24 a Roma, presso le Edizioni Italeuropa s.r.l.; con il passaggio da quest'ultima alle Edizioni Libri e Giornali di Attualità s.r.l. la sede fu spostata in via Cavour 61, sempre a Roma, per poi spostarsi definitivamente in via Boezio 2 con il passaggio alle edizioni Leti" (Cfr. voce di Wikipedia).Si segnalono di seguito: l'indice degli articoli, una discografia cosigliata a cua di Maurizio Baiatada, Ciao 2001 n.39 del 1 ottobre 1972 e n. 41del 15 ottobre 1972, e le copertine (1970-1971). Scheda completa trovata sul catalogo periodici ACNP.
"Mondo Beat" è considerata la prima rivista underground italiana, che inizia le pubblicazioni nel novembre 1966 (il n. 0 è datato 15 novembre 1966). In tutto ne uscirono sette numeri. Furono Vittorio Di Russo, Melchiorre Gerbino, Renzo Freschi, Gennaro De Miranda e Umberto Tiboni (che finanziò l'impresa) a ideare il titolo di "Mondo Beat", Melchiorre Gerbino a partire dal n.1, (si segnala qui il n.4 del31 maggio 1967) fu incaricato dal gruppo di registrare la nuova testata in Tribunale. Infine si assegnarono l’un l’altro le funzioni: Vittorio Di Russo sarebbe stato a capo del Movimento nelle manifestazioni pubbliche e avrebbe tenuto i contatti tra Mondo Beat e gli altri gruppi extraparlamentari; Melchiorre Gerbino sarebbe stato l’ideologo del Movimento e il direttore della Rivista; Umberto Tiboni l’amministratore e il tesoriere. Ben presto, la rivista "Mondo Beat" diventa la voce del movimento dei "capelloni" (com'erano chiamati al tempo) e ispiratrice di una libera comunità denominata dai suoi abitanti "il campeggio", che viene creata in quella che allora era la periferia di Milano, in via Ripamonti. Scheda completa trovata sul catalogo periodici ACNP.
"La rivista fu diretta per la maggior parte del suo ciclo di vita da Giaime Pintor, ed edita dalla Publisuono. A giugno del 1974 una parte della redazione milanese si staccò dalla rivista per fondarne un'altra, Gong (sottotitolo: "mensile di musica e cultura progressiva"); a novembre dello stesso anno interruppe le pubblicazioni per qualche mese per riprenderle poi ad aprile del 1975 e chiuderle definitivamente a giugno del 1976" (cfr.voce di Wikipedia). Di seguito segnaliamo alcuni articoli tratti dal settimanale l'Espresso 1976. Scheda completa trovata sul catalogo periodico ACNP.
Rassegna stampa 1966-69 (Patty Pravo)
"Patty Pravo è la ragazza nuova della nostra canzone. L'hanno subito battezzata Miss Piper, perchè tutte le sere è nella grande bolgia del locale di via Tagliamento. Al Piper è sempre circondata da una piccola popolazione di gente di tutti i generi: ragazzi, uomini non più giovanissimi e persino qualcuno decisamente anziano". Così la descriveva un articolo intitolato "I ragazzi io li fumo come sigarette", pubblicato il 12/10/66 sulla rivista "Ciao amici". In questa scheda sono riportati diversi ritagli di articoli che trattano di Patty Pravo, pubblicati sulle riviste di quel periodo (1966-69), es. TV sorrisi e canzone, Vie nuove, Grand Hotel, Giovani, Novella 200, Radiocorriere e tante altre.
"Gli anni settanta sono stati caratterizzati da un proliferare di riviste, in particolar modo di tipo musicale. In un'epoca in cui non esistevano tante emittenti televisive (c'erano solo due canali nazionali) e non esisteva internet, i giovani acquistavano riviste per essere informati dei nuovi fenomeni musicali nostrani e stranieri" (cfr.Riviste musicali anni70). Forse quello che ha avuto maggior successo è stato il mitico Ciao 2001 ma è opportuno ricordare anche le altre riviste musicali che hanno caratterizzato questo periodo: Popster, Qui giovani, Mucchio Selvaggio, Rockerilla, Gong, Almanacco musica, Musica Jazz.